Carrarese, Calabro: «Andiamo a Palermo per onorare il campionato»

Ultima conferenza stampa stagionale per mister Antonio Calabro, che alla vigilia di Palermo-Carrarese ha voluto iniziare ringraziando pubblicamente il suo staff: «Mi sembrava giusto e opportuno avere oggi con me chi di solito non appare, ma svolge un lavoro invisibile che per noi è fondamentale. Padovano è il mio braccio destro e sinistro, gamba destra e sinistra – ha detto il tecnico –, e poi Balloni, Egno, Riccardo, Scarpello, Matteo. Gente che apre l’ufficio alle 8 e lo chiude dopo cena».
Riflettendo sul cammino compiuto, Calabro ha aggiunto: «Più passa il tempo, più ci rendiamo conto della portata dell’impresa. In questa Serie B c’erano squadre come la Sampdoria, il Cosenza, il Cittadella. Noi, con mille difficoltà, abbiamo centrato la salvezza con due giornate d’anticipo». Il mister ha poi rivolto un pensiero a Carrara: «Questa salvezza è un regalo alla città. Ora c’è tempo per lavorare sul futuro e risolvere i problemi di logistica e impiantistica. La dedica? Alla città intera. E anche a mio zio Claudio, che è venuto a mancare la scorsa settimana. È stato come un secondo padre per me».
Una gara per chiudere con dignità
«Contro il Palermo vogliamo onorare il campionato – ha spiegato –. Sarà un’occasione per chiudere bene, in uno stadio importante, contro una squadra forte. Vogliamo dare spazio a chi si è sempre messo a disposizione, anche giocando meno. Tutti oggi mi hanno sorpreso in allenamento, nessuno meritava di essere escluso dalla lista».
Sugli eventuali esordi dal settore giovanile, il tecnico ha chiarito: «Non è previsto. Non perché i ragazzi non lo meritino, ma la rosa è ampia e voglio premiare chi ha lavorato con noi tutto l’anno».
«Volevamo metterci cinque squadre dietro»
Calabro ha poi risposto a una domanda sui pronostici di inizio stagione: «I bookmakers ci davano retrocessi con quota a 1.15. Noi invece in ritiro ci dicevamo che avremmo messo almeno cinque squadre dietro. Non sapevamo quali, ma credevamo nel nostro lavoro. I numeri finali parlano chiaro».
Infine, sul rendimento fuori casa: «C’è sempre chi viene a Carrara e si lamenta del campo, ma noi 19 volte all’anno giochiamo fuori da quelle abitudini. Eppure ci siamo salvati. Poco importa se si fa in casa o fuori, l’importante è farlo».
Palermo-Carrarese si giocherà martedì al Barbera: per i toscani sarà l’ultima passerella di una stagione che resterà comunque storica.