La storia tra Cesar Falletti e il Bari è giunta ai titoli di coda, e lo fa senza particolari rimpianti da parte del club biancorosso. Arrivato in Puglia in prestito dalla Cremonese, il fantasista uruguaiano non è mai riuscito a imporsi davvero, al punto che oggi il suo addio sembra solo una formalità. Le statistiche e il rendimento in campo raccontano di una scommessa non vinta.

Numeri freddi, impatto minimo
Falletti ha collezionato 27 presenze complessive, di cui 19 da titolare, per un totale di 1.539 minuti disputati. Cifre che, sulla carta, suggerirebbero un ruolo da protagonista. Eppure il suo contributo concreto si è limitato a un solo gol e tre assist: troppo poco per un giocatore arrivato con ben altre aspettative.

Come riportato da pianetabari.com, l’uruguaiano ha partecipato alla manovra offensiva consentendo ai compagni di arrivare al tiro in 96 occasioni. Un dato che evidenzia un certo coinvolgimento, ma che non è bastato a mascherare le difficoltà di inserimento nel sistema di gioco di Longo.

Un inizio illusorio, poi il declino
Dopo un avvio promettente, Falletti ha progressivamente perso spazio. L’addio di Sibilli avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per prendersi la scena, ma è accaduto il contrario: è stato scavalcato nelle gerarchie dai nuovi innesti Pereiro e Maggiore, che hanno offerto maggiori garanzie tecniche e tattiche.

A oggi, l’ipotesi di un riscatto è fuori discussione. Non solo per motivi economici, ma anche e soprattutto per un impatto mai davvero all’altezza del progetto tecnico.