Alaimo: «Palermo, sbagliata la gestione di Brunori. Cambio De Sanctis-Rinaudo…»
Nell’ultimo turno di campionato è arrivato un deludente pareggio in casa contro la Sampdoria e tra pochi giorni i rosanero affronteranno l’entusiasmante Spezia di mister D’Angelo. Per parlare della situazione generale del Palermo è intervenuto ai microfoni di ilovepalermocalcio.com il noto esperto di mercato di Tuttomercatoweb.com, Alessio Alaimo.
Addio di Lucioni, solo una decisione tecnica?
«È stata una scelta societaria. Il club, come ribadito anche da Dionisi, ha scelto di interrompere questo rapporto anticipatamente. Lucioni mi risulta che fisicamente stia bene, è integro. Bisognerà capire adesso quale sarà il suo futuro, se deciderà di continuare a giocare oppure di intraprendere una nuova carriera. Sicuramente qualche squadra che ci pensa c’è, ma sarà lui a decidere perché l’età anagrafica è quella che è. Certamente la sua esperienza potrebbe far comodo a qualsiasi squadra».
Brunori è ormai considerato una terza punta da Dionisi. Andrà via a gennaio?
«Su Brunori credo siano stati fatti degli errori da parte di chi si occupa del mercato e quindi il direttore sportivo, che di fatto ha in mano le redini di ogni squadra. Perché non puoi, in sede di presentazione, comunicare a tutta la città in conferenza stampa che Brunori è al centro del progetto e se poi il tecnico non lo fa giocare vuol dire che c’è qualcosa che non va, ma soprattutto hai deprezzato un calciatore per il quale la Cremonese era pronta ad offrire 7 milioni inclusi bonus. Io oggi sfido chiunque a pensare che possa arrivare un’offerta come quella della Cremonese. Da quando non gioca il Palermo fatica a segnare e la scelta tecnica di Dionisi è, da fuori, inspiegabile. Hai in casa il capitano, nonché il centravanti che ha fatto più gol nella storia del Palermo recente, significa che devi rivedere qualche considerazione tecnica. Piace, ha mercato in Serie A. Ci pensa il Venezia, magari anche il Cagliari. In Serie B credo ci sia la corsa a Brunori, poi dipenderà anche dalle richieste del Palermo. Perché in estate potevi chiedere una cifra, adesso che non gioca non puoi pretendere le stesse cifre che chiedevi in estate».
Considerando i deludenti numeri di Henry e Le Douaron e la possibile partenza di Brunori, a gennaio il Palermo potrebbe cercare un centravanti?
«Le Douaron non ha ancora fatto vedere di che pasta sarebbe fatto. È stato pagato tanto, uno degli investimenti più alti del campionato di Serie B. Evidentemente il direttore sportivo ha puntato molto su di lui. Così come ha puntato su Nikolaou che sta deludendo, così come su Appuah che non si capisce che ruolo ricopra in campo. Se dovesse partire Brunori sarebbe fisiologico dover ingaggiare un centravanti. Credo che il Palermo debba fare a prescindere qualcosa in attacco perché prevalentemente i gol, fin qui, sono quelli di Insigne che è un giocatore ritrovato rispetto all’anno scorso. Però per una squadra che teoricamente vorrebbe andare in Serie A per blasone, per storia, tradizione, anche campagna acquisti deve pensare di poter comprare un attaccante importante. Fermo restando che l’hai già in casa ed è inspiegabile che non giochi. Al Palermo, secondo me, serve comunque qualche altro rinforzo in difesa, magari qualcosa a centrocampo e, appunto, attacco se andasse via Brunori».
Sul diverbio tra Dionisi e il tifoso?
«È un gesto da comprendere visto il momento e visto che probabilmente anche lui si aspettava qualcosa di più da se stesso e dalla squadra che allena. Non si fa, non si risponde mai al pubblico. Perché comunque il pubblico che paga ha tutto il diritto di criticare in qualunque circostanza. Fa parte del calcio, Dionisi era nervoso. Ma sono certo che da allenatore professionista qual è, dopo un secondo si sarà pentito dell’errore che ha fatto. Avrà modo di farsi perdonare, ed il modo migliore sarebbe già vincere con lo Spezia e far ottenere qualche risultato al Palermo».
De Sanctis è adatto per le ambizioni del Palermo?
«Per Morgan De Sanctis Palermo rappresenta un’occasione da non fallire. Io il direttore lo conosco praticamente nulla sul piano personale e ovviamente vivendo il calciomercato lo conosco per quello che ha fatto negli anni di Roma e Salerno sul piano professionale da dirigente. Per aver lavorato da dirigente in piazze importanti come Roma e Salernitana sicuramente è una persona preparata ed un dirigente competente. Ma come tutti nel calcio non conta il passato bensì quello che stai facendo e farai, quindi deve dimostrare oggi di meritare una piazza con ambizioni importanti come Palermo e dovrà farlo con i risultati. Palermo è una piazza che vive di calcio e che ha avuto dirigenti di livello come Giorgio Perinetti, Walter Sabatini e Rino Foschi. De Sanctis ha un’occasione importante in un territorio che ha visto transitare dirigenti prestigiosi e grandi campioni. Sarebbe un peccato per lui se fallisse questa possibilità e sinceramente non glielo auguro, è il direttore sportivo del Palermo e come tale credo vada supportato dalla tifoseria anche se al momento i risultati del Palermo sono deludenti. Servono i risultati e spero che i calciatori su cui ha voluto puntare il direttore, mettendoci la faccia, possano ripagare gli investimenti del club e la sua fiducia. Certamente la gestione del caso Brunori fin qui non è stata positiva».
Guardando solo al calcio giocato, si può dire che fin qui il City Group ha fallito a Palermo?
«Se dovessimo guardare i risultati attuali sì, ma guardando al triennio no. Il primo anno ti sei salvato sfiorando i playoff. Il secondo anno sei arrivato in semifinale e poi la Serie A l’ha ottenuta la squadra più forte con un tecnico forte come Vanoli, che nonostante gli ultimi risultati del Torino ritengo sia un grande allenatore. Ma quest’anno al momento è una stagione fallimentare e non credo siano contenti nemmeno ai piani alti dove non stanno vivendo un buon momento anche negli altri club».
Palermo-Spezia: Soleri e Pio Esposito potrebbero incidere sul match?
«Soleri oggi rischia di essere un rimpianto del Palermo, visto che nell’operazione è andato Nikolaou che oggi sta deludendo parecchio. Osservando quello che stanno facendo i due calciatori possiamo dire che il ds Melissano si è dimostrato un abile stratega nel portare a casa un attaccante importante dando via un difensore probabilmente sopravvalutato. Pio Esposito è un talento importante, non a caso è di proprietà dell’Inter. Lo vuole il Napoli che ha fatto un sondaggio direttamente con Mario Giuffredi, suo procuratore. Lo Spezia ha saputo lavorare bene, ha calciatori interessanti ma non ha speso grandi cifre. Ha fatto un mercato oculato a cominciare proprio da Soleri per Nikolaou. Faccio i complimenti al Direttore Melissano per quanto fatto sul mercato: occhio attento, investimenti giusti e talenti valorizzati».
Rinaudo-De Sanctis, com’è cambiato il Palermo?
«Quando cambi qualcosa lo fai per migliorare. La stagione è ancora lunga e auguro al Palermo e a De Sanctis di rialzarsi, però sicuramente a vedere l’attuale rendimento del Palermo e il cambio, così come quello in panchina, non si sta rivelando positivo. Ma c’è ancora tempo».
Palermo-Sampdoria è stata la gara degli ex La Gumina e Tutino, come valuti la loro prestazione?
«La Gumina si è ben comportato. Grande emozioni per lui che è palermitano e grande tifoso del Palermo. Per Tutino quest’anno c’era stato qualche contatto per un ritorno ma credo non sia stato valutato positivamente dai dirigenti del Palermo».