AIA, Zappi: «Non siamo soddisfatti. Episodio Bastoni? Il giocatore copre la visuale di La Penna»

In occasione della 14esima edizione del premio Enzo Bearzot, presso la sala Paolo Rossi della FIGC, è intervenuto il presidente dell’AIA, Antonio Zappi, il quale ha affrontato le critiche emerse nelle ultime partite in seguito ad alcune decisioni arbitrali molto discutibili. Di seguito le sue parole riprese da TuttoMercatoWeb.com:
«Non siamo soddisfatti, quando ci sono delle polemiche noi dobbiamo garantire al calcio la miglior prestazione arbitrale possibile. Chiedo uno sforzo nel capire la differenza tra un errore arbitrale che può avvenire e l’applicazione di un protocollo. Tutto il sistema deve adeguarsi a questo, un arbitro non può che applicare il protocollo che ha stabilito l’IFAB. Di questo chiedo conto, non si può addebitare al mondo arbitrale l’applicazione di un protocollo. La soluzione per me è semplice, è l’IFAB che modifica il protocollo. Se e quando l’IFAB stabilirà di modificare il protocollo noi ci adegueremo ben volentieri. Domani sarò a Coverciano per il raduno dell’AIA e le indicazioni del designatore Rocchi sono quelle che vi sto indicando. Il nostro sforzo è quello di ridurre il margine del grigio. Farina diceva che l’arbitro migliore è quello che riesce a rimanere il più uniforme possibile all’interno del mondo grigio del calcio».
«Dal nostro punto di vista – continua Zappi – c’è una grande apertura. In collaborazione dell’IFAB nei giorni scorsi si è avviata una sperimentazione sull’ostruzionismo e le perdite di tempo dei portieri. Noi siamo tendenzialmente favorevoli a tutto ciò che è sperimentazione. Anche sul VAR a chiamata, da parte nostra c’è grande apertura ma tutto dipende dall’IFAB. Un dirigente degli arbitri deve avere il coraggio di difendere anche quello che all’apparenza è indifendibile. Non sempre ciò che la stampa immagina è condiviso dagli arbitri. È chiaro che l’episodio di Bastoni certifica come il pallone fosse uscito, ma dal terreno di gioco solo chi è stato in quella posizione potrebbe comprendere fino in fondo la posizione degli arbitri. In quel momento Bastoni ad esempio copre il pallone dalla prospettiva di La Penna con il suo corpo».