Giornale di Sicilia: “Inzaghi, la difesa e il fattore P: il Palermo può sognare”

Il Palermo ha chiuso il 2025 con numeri che autorizzano a guardare avanti con fiducia. Il distacco dalle prime due posizioni resta, ma non è tale da spegnere le ambizioni di rimonta. La squadra di Inzaghi ha ritrovato continuità e identità, elementi che non sempre erano emersi nelle precedenti stagioni dell’era City, come sottolinea Alessandro Arena sulle colonne del Giornale di Sicilia.

La base di tutto è la fase difensiva. I rosanero hanno subito appena 13 gol complessivi e al “Barbera” hanno mantenuto la porta inviolata in sette occasioni. Numeri da bunker, certificati anche dalla striscia di Joronen, rimasto imbattuto per oltre 360 minuti nelle gare interne. Un rendimento che non si vedeva da anni e che rappresenta uno dei pilastri della crescita della squadra, come evidenzia ancora il Giornale di Sicilia nell’analisi firmata da Alessandro Arena.

Davanti, però, non manca la qualità. Il “fattore P” è diventato determinante: Pohjanpalo e Palumbo incidono in maniera costante. Il finlandese è implacabile sotto porta, mentre Palumbo ha ritrovato centralità agendo tra le linee, diventando rifinitore e uomo chiave nella trequarti avversaria. Non è un caso che molte delle recenti reti siano nate da azioni costruite da una metà campo all’altra, segnale di una squadra tornata fluida e sicura dei propri mezzi, come osserva Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia.

Il percorso resta complesso. Inzaghi ha già raccolto più punti di chi lo ha preceduto nell’era City Football Group e il piazzamento attuale rappresenta un record di rendimento per il club in questa fase storica. Tuttavia, per puntare davvero alla Serie A, servirà continuità e la capacità di evitare nuovi blackout. La ripresa contro Mantova e Spezia sarà già un banco di prova importante per misurare ambizioni e tenuta mentale.

La risalita è stata costante e le ultime gare casalinghe contro Sampdoria e Padova hanno mostrato una squadra battagliera, capace di resistere alle difficoltà e colpire nei momenti decisivi. Ma il 2026 chiederà un ulteriore salto di qualità, soprattutto negli scontri diretti, finora affrontati con risultati alterni. Se il Palermo vuole davvero sognare in grande, dovrà trasformare la solidità in cinismo e continuità, come conclude il Giornale di Sicilia nell’editoriale firmato da Alessandro Arena.