Ci sono sconfitte che pesano meno del risultato finale. Il Padova torna da Palermo senza punti, ma con la consapevolezza di aver tenuto testa a una squadra costruita per primeggiare. Lo sottolinea Dimitri Canello sul Corriere del Veneto, evidenziando come i biancoscudati abbiano spesso costretto il Palermo a difendersi, giocando con personalità e senza timori reverenziali.
I numeri raccontano una partita diversa da quanto dica il punteggio. Come scrive ancora Dimitri Canello sul Corriere del Veneto, il Padova chiude con più possesso palla, più tiri complessivi e un atteggiamento sempre propositivo. L’1-0 del Barbera avrebbe potuto tranquillamente trasformarsi in un pareggio, se non fosse stato per qualche errore di precisione sotto porta e per le parate decisive di Joronen.
La prestazione rafforza anche la fiducia nel progetto tecnico. Secondo Corriere del Veneto, firma di Dimitri Canello, la scelta di affidarsi a Matteo Andreoletti continua a rivelarsi vincente: un allenatore che dà sempre l’impressione di governare la partita, mai di subirla, pur dovendo fare i conti con una rosa non sempre completa, soprattutto in attacco. L’uscita di un esausto Bortolussi ha costretto il tecnico a soluzioni adattate, come l’utilizzo di Seghetti da prima punta.
Il Palermo colpisce nel momento chiave. Al 38’ Palumbo serve Pohjanpalo, che non lascia scampo a Sorrentino e firma il gol decisivo. Una rete che, come osserva Dimitri Canello sul Corriere del Veneto, arriva come un fulmine a ciel sereno ma racchiude l’essenza di una sfida intensa, giocata centimetro su centimetro. I rosanero capitalizzano, il Padova non smette di crederci.
Nella ripresa i veneti aumentano i giri del motore. Calci piazzati, pressing alto e tentativi con Buonaiuto e Varas tengono viva la gara, ma Joronen è sempre attento. Il Palermo prova a chiuderla in contropiede con Gomes e ancora Pohjanpalo, trovando però la risposta della difesa biancoscudata e di Sorrentino. I cambi animano il match, ma non ne cambiano l’inerzia.
Nel finale la tensione sale: recupero lungo, Padova in pressione, Palermo chiuso a protezione del fortino. L’ultima occasione è ancora rosanera, ma il risultato non cambia. Al triplice fischio festeggia il Palermo, ma il Padova esce dal Barbera con una certezza in più: «questa squadra può centrare il proprio obiettivo senza particolari affanni», conclude Dimitri Canello sul Corriere del Veneto, anche oltre una sconfitta amara
