La Nazione: “Empoli-Palermo, non una sfida come le altre. La ’formula’ Dionisi per difendere il Castellani”

La rinascita dell’Empoli passa da numeri pesanti: otto gol segnati, zero subiti e due vittorie traboccanti di personalità dopo la sosta. Un trend che, come sottolinea Damiano Nifosì su La Nazione, ha restituito certezze e brillantezza alla squadra di Alessio Dionisi, attesa domani al Castellani per una sfida ad altissima quota contro il Palermo.

Secondo quanto riportato da Nifosì su La Nazione, il tecnico non sembra intenzionato a toccare l’impianto tattico che ha demolito prima l’Avellino e poi il Bari. Il 3-4-2-1 resta il vestito scelto per la partita che può valere uno snodo della stagione: tra le due squadre ci sono soltanto tre punti di distanza, un margine che potrebbe ribaltarsi nei 90 minuti.

Nel dettaglio, La Nazione evidenzia come, davanti all’intoccabile Fulignati, il terzetto difensivo sarà probabilmente lo stesso visto nell’ultimo match: Lovato, Guarino e Obaretin, con Curto ancora indisponibile per la lesione al bicipite femorale. Sulle fasce spazio allo stakanovista Elia a destra e a Moruzzi a sinistra, entrambi protagonisti nell’impennata offensiva del gruppo.

A centrocampo – scrive ancora Nifosì su La Nazione – la coppia favorita resta quella composta da Yepes e Degli Innocenti, autore di una prova eccellente contro il Bari, anche se Ghion, ormai recuperato, insidia una maglia dal 1’. Resta più indietro Ignacchiti, che pure ha ricominciato a lavorare con la squadra.

In avanti la scelta è più articolata: l’opzione con due trequartisti è la più accreditata. Saporiti e Shpendi dovrebbero agire alle spalle dell’unica punta, probabilmente Nasti, anche se Pellegri – al centro dell’analisi di Nifosì su La Nazione – spinge forte dopo due gare da protagonista, con due gol e due assist complessivi. Da fondo lista ripartono Popov, reduce dalla squalifica, e Bianchi.

La partita contro il Palermo non è una gara come le altre. È il confronto con il passato recente del tecnico e una prova di maturità per una squadra che, come ricorda La Nazione, sembra aver ritrovato identità, equilibrio e una sorprendente capacità di colpire con continuità.

Domani il campo dirà se la rivoluzione silenziosa di Dionisi può portare l’Empoli a fare un altro salto in avanti.