Bari, Vivarini: «Non ho la bacchetta magica, ma so dove intervenire»
Nel giorno della sua presentazione ufficiale come nuovo allenatore del Bari, Vincenzo Vivarini ha parlato con grande franchezza delle difficoltà della squadra e del lavoro che lo attende nelle prossime settimane.
«Al richiamo del Bari non potevo dire no… In questi 4 giorni ho riscontrato le difficoltà che ci sono. Ora con il lavoro vogliamo rifarci», ha spiegato il tecnico, salutando anche il predecessore Caserta «con affetto». Consapevole del poco tempo a disposizione, Vivarini ha sottolineato che «bisogna parlare poco e lavorare il più possibile per trovare le soluzioni».
Riguardo alle prime sedute con il gruppo, il mister ha ammesso: «Avevamo fatto due allenamenti, ci eravamo solo conosciuti. Avevo chiesto molto in fase di non possesso, ma non ho la bacchetta magica… Ora dobbiamo ripartire dai primi 40 minuti con l’Empoli».
Analizzando i problemi difensivi della squadra, Vivarini ha evidenziato come «se la squadra stacca la spina succede quello che è successo… Ci sono problemi tattici e mentali, il fuoco si è spento». Per uscire dalla crisi serviranno compattezza ed equilibrio: «Tre punti sono determinanti, ma si ottengono con le prestazioni… La squadra in questo momento gioca a livello individuale, ma ciò può essere cambiato».
Il tecnico ha parlato anche del presente e del mercato, mettendo da parte ogni discorso futuro: «La priorità è adesso, non il calciomercato… Non sono un mago, serve l’aiuto di tutti».
Convinto di poter incidere, Vivarini ha concluso spiegando la sua linea tattica: «Penso di aver già individuato le problematiche… Devo cambiare il meno possibile per capire le certezze dei giocatori. Cambiare troppo è un problema».
