Come scrive Armando Napoletano su Tuttosport, il Palermo firma una prova di forza al “Picco” e conquista la vetta della classifica in attesa del Modena. Una vittoria meritata, ottenuta con pazienza e lucidità contro uno Spezia sempre più in difficoltà e incapace di reagire. «Il Palermo va in testa avendo la pazienza di aspettare uno Spezia che non c’è più», osserva Tuttosport, sottolineando come la squadra di Inzaghi abbia gestito il match con grande maturità.
Sotto gli occhi attenti dell’ex commissario tecnico Luciano Spalletti, Spezia e Palermo hanno dato vita a una gara vivace, con ritmi alti sin dai primi minuti. D’Angelo ha puntato sull’affidabilità di Vignali e Aurelio come esterni, mentre Inzaghi ha confermato la coppia offensiva Le Douaron – Pohjanpalo. Dopo una buona occasione iniziale per Veroli, il Palermo ha iniziato a spingere, trovando un grande Sarr a negare la rete su un colpo di testa di Le Douaron deviato da Mateju.
Come riporta ancora Armando Napoletano su Tuttosport, lo Spezia ha provato a reagire con Kouda, ma al 42’ il Palermo ha sbloccato il risultato: cross dalla trequarti di Palumbo, spizzata di Le Douaron e tap-in vincente di Pohjanpalo, al suo quarto gol stagionale, ora in vetta alla classifica cannonieri insieme a Popov e Gliozzi.
Nel secondo tempo, scrive Tuttosport, i rosanero hanno chiuso i conti: al 57’ su una serie di rimpalli dopo un corner, prima Pohjanpalo, poi Le Douaron e infine Pierozzi hanno avuto il tempo di battere verso la porta, con quest’ultimo che ha firmato il raddoppio. Nel finale, un fallo di mano di Blin ha portato al rigore per lo Spezia: Esposito si è fatto respingere il tiro da Joronen, poi Candela ha sparato addosso al portiere e infine una deviazione sfortunata di Giovane ha trasformato l’azione in autogol.
Come sottolinea Napoletano su Tuttosport, il finale è stato nervoso, ma il Palermo non ha mai perso la concentrazione e ha portato a casa tre punti pesantissimi, che lo proiettano in testa al campionato. Lo Spezia, invece, sprofonda in classifica e ora deve riflettere sul futuro di D’Angelo, sempre più in bilico.
