Inzaghi: «Al Palermo non ci sono titolari ma 20 giocatori pronti. Vittoria di maturità davanti a un grande pubblico»
Filippo Inzaghi, al termine di Palermo-Bari, ha commentato in sala stampa la vittoria dei rosanero che proietta la squadra in vetta alla classifica.
«Sono felice che sia successo quello che pensavo ieri sui panchinari – ha dichiarato Inzaghi –. Qui non ci sono 11 titolari ma 20. Chiunque giochi mette voglia e atteggiamento. Spero che i miei giocatori si abituino a queste partite e che questi risultati diventino la normalità, con questo atteggiamento davanti a questa gente».
Il tecnico rosanero ha sottolineato la pazienza mostrata dal gruppo: «Come detto ieri ci vuole pazienza. Nel primo tempo la palla non voleva entrare, potevamo spazientirci invece siamo rimasti in partita aspettando la zampata giusta. Sono contento per chi è entrato: c’è stato l’esordio di Giovane che sembrava un veterano. Oggi hanno giocato tutti tranne Vasic, che martedì avrà spazio e sono sicuro ci farà vincere».
Tra ironia e concretezza, Inzaghi ha parlato anche di Segre: «Gliel’ho detto che la prossima volta gli spacco la mandibola (ride). A parte gli scherzi, c’era frustrazione per non essere passati in vantaggio con i tanti tiri in porta. Volevamo vincerla, non volevamo perderla e sapevo che i cambi così importanti potevano risolverla».
Elogi per alcuni singoli: «Brunori oggi è stato il migliore in campo, Palumbo ha fatto bene, ma se questi sono i cambi posso alternare chi voglio. Qui non esistono riserve, c’è solo il bene del Palermo».
Infine, Inzaghi ha voluto sottolineare il legame con i tifosi: «Oggi sono contento per la maturità della squadra e anche del pubblico, che ha capito i momenti della partita e ci ha aiutato. Si è creata quella unione tra la gente e la squadra che speravo».
