Corriere dello Sport: “Palermo-Bari. Notte Magica, c’è Bereszynski in tribuna”

Con Bartosz Bereszynski in tribuna a vedere la sua nuova squadra (per il polacco visite mediche già effettuate, domani l’ufficialità che consente a Inzaghi di avere un difensore in più in organico) e altri 30.000 cuori a spingerlo, il Palermo cerca la seconda vittoria di fila pur sapendo di trovare un Bari i cui valori non sono rispecchiati dalla classifica zoppicante.

Un Barbera da oltre 30mila spettatori e la presenza in tribuna di Bereszynski, in attesa dell’ufficialità, accompagnano il Palermo verso la sfida al Bari. Come racconta Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, Inzaghi chiede ai suoi una gara di pazienza e intelligenza: «Servirà lucidità e la stessa compattezza avuta a Bolzano».

Non lo preoccupano i numeri che sorridono a Caserta. Al contrario, il tecnico vede nell’incrocio con l’ex rosanero un ulteriore stimolo: «Un tabù da sfatare – spiega Inzaghi – ho detto alla squadra che se vogliamo diventare grandi dobbiamo abituarci a battere record. Caserta è un ottimo allenatore, le sue squadre giocano bene e tra di noi sono sempre state belle sfide. Ma il Palermo è carico e convinto della propria forza; l’errore sarebbe rilassarsi dopo una vittoria in trasferta e sono certo che i miei giocatori non lo faranno».

Secondo quanto sottolineato da Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, il legame con il pubblico resta centrale. Inzaghi ribadisce: «Ogni partita che passa spero di rafforzare il connubio con i tifosi, ma siamo noi che dobbiamo sempre dimostrare e migliorare. Ho 22 giocatori che amo alla follia, a volte tengo fuori i più tecnici per usarli negli ultimi 30’, quando possono risultare decisivi. Ci aspetta una serie di gare ravvicinate e tutti avranno la loro occasione».

C’è spazio anche per un ricordo emozionante. Ad un anno dalla sua scomparsa, Inzaghi dedica un pensiero a Totò Schillaci: «È stato il mio idolo – racconta l’allenatore, citato da Paolo Vannini sul Corriere dello Sport – ai Mondiali del ’90 avevo 17 anni e mi ha fatto innamorare del calcio. Poi l’ho conosciuto in alcune iniziative benefiche ed era sempre simpatico. Vorrei incontrare la sua famiglia».

Un Palermo determinato, dunque, pronto a confermare la crescita davanti al suo pubblico. Un percorso di maturità che, come rimarca Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, passa dalla capacità di sfidare i tabù e di trasformare il calore del Barbera in forza costante.