Parte l’Europeo U21: Desplanches guida l’Italia da titolare nel match d’esordio

Quello che inizia oggi in Slovacchia non è più un semplice torneo giovanile. Come scrive Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, l’Europeo Under 21 è ormai la prova generale del Mondiale 2026: tra le fila di Inghilterra, Francia, Germania, Portogallo e Olanda militano già talenti affermati nei massimi campionati europei, mentre anche le nazionali considerate “di seconda fascia” – come Slovenia, Polonia, Georgia e Ucraina – schierano giocatori esplosi nei club più competitivi.

L’Italia di Carmine Nunziata si presenta all’appuntamento con diverse incognite. Se da un lato mancano ancora certezze in termini di minutaggio e continuità per molti azzurrini in Serie A (si pensi a Fabbian, Baldanzi, Pisilli o Prati), dall’altro non mancano esperienze estere con Koleosho al Burnley e Gnonto al Leeds. Gli Azzurrini debuttano stasera alle ore 21 a Trnava contro la Romania, in un girone completato dalla Slovacchia di Obert e Suslov e dalla favoritissima Spagna. L’obiettivo minimo è l’accesso ai quarti di finale.

Secondo quanto scrive anche Andrea Losapio sul Corriere dello Sport, Nunziata – tecnico abituato ai palcoscenici internazionali, con due finali all’Europeo U17 e una al Mondiale U20 – ha impostato un lavoro meticoloso, approfittando dei 12 giorni di ritiro per costruire una squadra equilibrata. «La Romania è una squadra compatta e veloce nelle ripartenze – ha dichiarato il ct – servirà la massima attenzione».

Italia: formazioni, assenze e scelte tattiche

L’Italia dovrà fare a meno del centravanti Francesco Pio Esposito, fermato da un problema al ginocchio. In porta ci sarà Desplanches (del Palermo), con una linea difensiva composta da Zanotti, Pirola, Ruggeri e forse Ghilardi. A centrocampo ballottaggio tra Bianco e Pisilli, con Prati e Ndour sicuri del posto. Dietro la punta, agiranno Fabbian e Baldanzi, con Gnonto in avanti. Non è da escludere l’impiego di Koleosho dal primo minuto: in quel caso si passerebbe a due punte, con Fabbian arretrato tra i mediani.

Tra i romeni, assente Blanuta per squalifica, ma presenti cinque giocatori “italiani”: Sava (Udinese), Ilie (Catanzaro), Dutu (Milan), Burnete e Rafaila (Lecce). L’uomo più temuto è Munteanu, ex Fiorentina, autore di 23 gol col Cluj: «Giocatore forte, ma la Romania ha tanti elementi capaci di fare la differenza», ha ammesso Nunziata. Il ct ha anche riservato un pensiero per Luciano Spalletti: «Una persona vera, con cui ho avuto un rapporto di rispetto e fiducia. Lo ringrazio pubblicamente».

Gli avversari e i talenti da seguire

Come riporta ancora Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, tra le squadre più accreditate figurano l’Inghilterra, che ha una media gol di 4,1 a partita, la Germania (3,5) e il Portogallo (3,3). Manca Fabio Silva, ma i lusitani possono contare sull’esterno Quenda. Occhi puntati anche su Elliott (Liverpool), Jobe Bellingham (fratello di Jude), Ohio (Utrecht), Woltemade (Stoccarda) e Vanat (Dinamo Kiev), considerato l’erede di Shevchenko.

La Spagna ha dominato il girone di qualificazione con 28 gol segnati e appena 5 subiti: nel suo motore ci sono Guerra, Diego Lopez, Turrientes e Torre. La Francia, pur traboccando di talento, non vince questo trofeo da 37 anni: oggi schiera Mathys Tel (Tottenham), Agoume (ex Inter) e la coppia difensiva Lukeba-Sildillia, entrambi osservati speciali sul mercato.

L’ultima volta che l’Europeo U21 si giocò in Slovacchia, nel 2000, lo vinse l’Italia di Pirlo e Gattuso. E c’è anche una curiosità: il trofeo che sarà consegnato il 28 giugno è stato realizzato dai maestri vetrai dell’isola di Murano.