Dovevano essere i leader tecnici del Palermo, i protagonisti della rincorsa alla Serie A. Invece, come racconta Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, Insigne, Di Mariano e Di Francesco sono diventati simboli di una stagione fallimentare, chiusa con un’amara eliminazione al primo turno dei playoff.

Nonostante l’esperienza e i contratti in essere fino al 2026, il rendimento dei tre esterni è stato ben al di sotto delle aspettative. Solo 6 gol in totale, appena due a testa per Di Francesco e Di Mariano, quattro per Insigne (che però non segna da ottobre). Un bottino insufficiente per chi avrebbe dovuto guidare l’attacco rosanero.

Numeri e prestazioni da dimenticare

Come evidenzia Arena sul Giornale di Sicilia, il dato più preoccupante resta quello realizzativo. Di Mariano ha segnato solo contro il Cosenza, Di Francesco ha timbrato contro la Sampdoria e Insigne non va a segno da oltre sette mesi. Ma ai numeri si sommano prestazioni spesso opache, senza impatto nei momenti chiave della stagione.

Le ultime due gare – contro Carrarese e Juve Stabia – sono state emblematiche: Insigne titolare a sorpresa, ma impalpabile; Di Mariano impreciso e fuori ritmo, Di Francesco fuori posizione e in difficoltà nel nuovo modulo a tutta fascia, incapace di supportare gli attaccanti e debole in fase difensiva.

Equivoci tattici e un modulo mai digerito

Il passaggio dal 4-3-3 al 3-4-2-1 ha contribuito a sminuire ulteriormente il contributo dei tre esterni. Nel primo sistema, i loro limiti nella finalizzazione e nella connessione con la punta si erano già evidenziati. Con il nuovo assetto, hanno perso centralità tattica e faticato ad adattarsi: Insigne è scomparso, Di Mariano ha alternato infortuni e prove incolori, Di Francesco ha mostrato generosità ma numerosi limiti difensivi, esponendo Ceccaroni a continui uno contro uno.

Futuro in bilico e un problema di ingaggi

La sensazione, secondo quanto riportato da Arena sul Giornale di Sicilia, è che la società sia pronta a voltare pagina. Tutti e tre sono sotto contratto fino al 2026, ma difficilmente ci sarà spazio per un prolungamento. Il nodo principale è l’ingaggio: insieme percepiscono circa 2 milioni di euro netti, una cifra difficile da sostenere per quasi tutte le squadre di Serie B.

Nei mesi scorsi erano arrivate proposte, soprattutto per Insigne e Di Mariano, ma le trattative non si sono mai sbloccate proprio per via dei costi. Un disallineamento tra valore in campo e valore economico che rischia ora di generare un altro anno da separati in casa, in un ruolo marginale e fuori dal progetto tecnico.

La scelta tocca alla nuova direzione sportiva

A prescindere da chi guiderà il mercato, sarà fondamentale definire una strategia chiara. Riconfermare giocatori fuori contesto e con scarso impatto significherebbe offrire un altro anno di purgatorio a una piazza già delusa e arrabbiata.

«Servirà una linea netta, perché Insigne, Di Mariano e Di Francesco, per quanto stimati per il passato e le qualità, oggi non rappresentano più l’asse portante di cui il Palermo ha bisogno», conclude Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia.