Blindare i playoff e lasciare a casa le insicurezze. Il Palermo oggi pomeriggio scende in campo al “Manuzzi” di Cesena con un solo obiettivo: mostrare la sua versione migliore, quella brillante, propositiva e concreta capace di battere il Sassuolo, imporsi a Catanzaro e dominare – almeno nel primo tempo – contro il Südtirol.

Come sottolinea Valerio Tripi su Repubblica Palermo, “la speranza è che la squadra fragile, impaurita, stanca e acciaccata non sia nemmeno partita per la Romagna”, lasciando spazio alla copia convincente che ha saputo esaltarsi nei big match. In effetti, contro le prime cinque della classifica, i rosanero hanno raccolto 16 punti, cedendo solo al Pisa e riuscendo a battere tutte le altre almeno una volta.

Ma oggi servirà concretezza, lucidità e massima attenzione. «Non c’è tempo per pensare a quello che è stato – ha dichiarato Dionisi – ma dobbiamo tenerne conto: a Cesena non può mancare la mentalità che è venuta meno contro il Südtirol».
Formazione tra certezze e ballottaggi

In difesa, l’assenza per infortunio di Ceccaroni impone un nuovo assetto: Nikolaou prenderà il suo posto sul centrosinistra, con Baniya e Magnani a completare il terzetto davanti ad Audero. A centrocampo, Ranocchia è in rampa di lancio e si gioca una maglia con Blin e Gomes.

Sulle corsie laterali, Pierozzi è in vantaggio su Di Mariano a destra, mentre a sinistra Di Francesco e Lund si alterneranno. Dietro a Pohjanpalo, resta in piedi il ballottaggio Segre-Verre, con l’ex Torino favorito per affiancare Brunori sulla trequarti.

Come evidenzia ancora Tripi su Repubblica, Dionisi ha ribadito di non pensare troppo alle rotazioni, ma alla terza partita in una settimana è inevitabile affidarsi a chi è più in condizione.
Cesena in calo, ma insidiosa

I romagnoli non vincono dal 1° marzo, ma restano una squadra temibile. All’andata il match finì 0-0, con quattro gol annullati in totale. «È una squadra che ha qualità – ha ricordato Dionisi – e ci ha già reso la vita difficile». Cesena-Palermo, di fatto, è uno scontro diretto nella lotta playoff: i rosa vogliono restare nel gruppo, e magari migliorare la posizione per affrontare gli spareggi in casa.

“Noi siamo dentro e vogliamo rimanerci”, ha concluso il tecnico rosanero. Ora spetta al campo dire se il Palermo è davvero pronto a restarci. E a convincere.