Corriere dello Sport: “Palermo travolto al Barbera. Il Monza di Bianco è perfetto”
Il Corriere dello Sport, attraverso la firma di Paolo Vannini, racconta la dura lezione subita dal Palermo al “Barbera”: il Monza ha sbancato lo stadio rosanero con un successo netto e meritato, infliggendo alla squadra di Inzaghi la prima sconfitta interna dal 1° maggio (contro il Südtirol). Una caduta pesante, maturata al termine di una partita dominata tecnicamente dai brianzoli, capaci di colpire in contropiede e chiudere i conti con il terzo gol di Azzi nei minuti di recupero.
Secondo Paolo Vannini del Corriere dello Sport, i rosanero hanno mostrato solo impeto e generosità nei primi venti minuti, senza però creare vere occasioni da gol. Il Monza, invece, ha imposto ritmo e qualità, confermandosi squadra di categoria superiore. È la quarta vittoria consecutiva per la formazione di Bianco, che ora può essere definita a pieno titolo una delle corazzate del torneo per qualità di gioco e profondità di rosa.
«Inzaghi dovrà ripartire quasi da zero», scrive Vannini sul Corriere dello Sport, analizzando il momento difficile del Palermo. Dopo un avvio promettente, i rosanero hanno evidenziato limiti strutturali e fragilità difensive: zero gol segnati nelle ultime due gare, una sola vittoria nelle ultime sei. Il tracollo di Catanzaro aveva già acceso un campanello d’allarme, ma contro il Monza le crepe si sono trasformate in vere voragini.
Il quotidiano romano sottolinea come il Palermo non riesca più a trasformare le riconquiste del pallone in occasioni pericolose. Nonostante Inzaghi abbia rinforzato il centrocampo con Gomes, la squadra è apparsa prevedibile e incapace di sfruttare il proprio potenziale offensivo. Dall’altra parte, Bianco ha dimostrato lucidità tattica, cambiando quattro uomini rispetto alla gara precedente e trovando equilibrio con un Keita arretrato, più rifinitore che seconda punta.
Come ricorda ancora Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, il gol che ha indirizzato la partita è arrivato da un lungo lancio di Obiang che ha sorpreso la difesa alta del Palermo: Dany Mota ha saltato Joronen in uscita e portato il Monza avanti. Da lì in poi, il match è stato a senso unico.
Nel secondo tempo non c’è stata alcuna reazione. Izzo ha colpito ancora, sfruttando un’amnesia difensiva, e non sono bastati gli ingressi di Ranocchia, Palumbo e Corona accanto a Brunori e Pohjanpalo per cambiare l’inerzia. L’unica grande occasione, all’88’, è stata sprecata da Brunori con un tiro alto da ottima posizione.
Al termine, dai 26.000 del Barbera non sono arrivati fischi, ma un silenzio amaro, segno di delusione e disillusione. Il Palermo di Inzaghi dovrà ora ritrovare certezze, concentrazione e soprattutto gol, perché la squadra vista ieri sembra molto lontana dalle ambizioni di vertice che il tecnico aveva acceso a inizio stagione.
