Dal Renzo Barbera, in conferenza stampa, Filippo Inzaghi ha chiuso la presentazione di Avellino-Palermo tornando sui temi della gestione emotiva delle partite e sull’importanza della fiducia nei singoli, elementi che il tecnico considera decisivi nel percorso di crescita della squadra.

«Dopo una partita ci sono tante cose a cui penso», ha spiegato Inzaghi. «Cerco sempre di battere sulle cose fatte bene e di migliorare certe situazioni». Un’analisi lucida, che non ignora quanto di buono visto nelle ultime uscite. «Nelle ultime due partite abbiamo fatto molto bene, ma potevamo avere meno frenesia».

Secondo l’allenatore rosanero, proprio l’aspetto mentale può fare la differenza nei momenti chiave. «Siamo umani e in alcune partite, se restano aperte, può subentrare la paura. È questo che non dobbiamo più avere». Un messaggio chiaro alla squadra, chiamata a gestire meglio le fasi delicate del match.

Inzaghi rivendica però la continuità di una precisa identità di gioco. «Abbiamo sempre cercato di proporre calcio», ha sottolineato, collegando il discorso alla crescita di alcuni elementi della rosa. «Abbiamo capito che certi giocatori hanno bisogno di fiducia e non di contestazione».

Il riferimento è esplicito a Ranocchia e Le Douaron, protagonisti di un percorso in crescita. «Mi auguro che continuino su questa strada», ha concluso Inzaghi. «Se acquisiscono sicurezza, possono crescere ancora di più». Un’ulteriore conferma della linea scelta dal tecnico: proteggere il gruppo, rafforzarne le certezze e accompagnarne l’evoluzione, partita dopo partita.