Repubblica: “Inzaghi mette il Bari nel mirino «Meritiamoci l’affetto dei tifosi»”

Un’altra notte magica per mandare un segnale chiaro al campionato. Davanti a oltre 30 mila spettatori, il Palermo di Inzaghi riceve il Bari al Barbera con la consapevolezza di poter compiere un nuovo passo verso l’obiettivo promozione. Come sottolinea Valerio Tripi su Repubblica Palermo, i tifosi attendono una prova di carattere, anche nel ricordo di Totò Schillaci, nell’anniversario della sua scomparsa.

Lo stesso Inzaghi ha voluto dedicare un pensiero al campione di Italia ’90: «Schillaci è stato il mio idolo, ai Mondiali del 1990 avevo sedici anni e mi fece innamorare. Poi l’ho conosciuto in alcune iniziative benefiche ed era sempre piacevole ritrovarlo. Sarebbe stato bello che mi avesse visto allenare il Palermo, purtroppo non sarà possibile, ma sono vicino alla sua famiglia».

Sul campo, la sfida con il Bari assume contorni importanti. Secondo quanto riportato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo, Inzaghi non si fida della classifica dei pugliesi: «Sarà una partita molto complicata, la posizione in graduatoria non rispecchia il loro valore. La squadra di Caserta è forte. Noi però sappiamo di avere qualità e giocatori capaci di risolvere la partita in ogni momento».

C’è poi il tabù Caserta, già capace di battere Inzaghi due volte lo scorso anno. «Le statistiche devono caricarci ulteriormente – ha spiegato il tecnico, citato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo – è un altro tabù da sfatare, come abbiamo fatto a Bolzano. Se vogliamo diventare grandi dobbiamo abituarci a battere record».

Sul fronte tattico, il Palermo dovrebbe rivedere Brunori dal primo minuto sulla trequarti insieme a Palumbo, alle spalle di Pohjanpalo. In mediana Gomes e Ranocchia, con Segre destinato a rifiatare. Sugli esterni Gyasi a destra e Augello a sinistra, retroguardia composta da Pierozzi, Bani e Ceccaroni davanti a Joronen.

Come evidenziato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo, Inzaghi conferma l’idea delle rotazioni: «Ho 23 giocatori che amo alla follia, già 19 sono stati impiegati. Mi dispiace per Vasic e Giovane, ma avranno spazio. Se una squadra vuole vincere non può avere giocatori che pretendono di giocare sempre: qui giocano tutti, e martedì in Coppa Italia potremmo anche cambiare dieci uomini e andare a vincere»