Palermo, il rimpasto dell’organico offre una nuova chance a Dionisi. Capitolo arbitraggi: il club si fa sentire

Il rimpasto dell’organico in corso rappresenta un elemento che, in qualche modo, può offrire un aiuto ad Alessio Dionisi. Tuttavia, le recenti sconfitte hanno ulteriormente eroso la fiducia nei suoi confronti, soprattutto da parte dell’ambiente esterno. La situazione attuale ricorda molto da vicino quella vissuta da Eugenio Corini un anno fa, rimasto alla guida della squadra tra le perplessità della piazza.

Come sottolinea Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, l’allenatore arrivato dalla Serie A non è riuscito finora a imprimere l’impatto sperato, ma la società sta facendo valutazioni più ampie. Tra i fattori che pesano a favore della conferma ci sono la percezione di uno spogliatoio che non gli ha voltato le spalle – come dimostrato dalla reazione vista contro il Pisa – e i rischi legati a un eventuale cambio tecnico a stagione in corso. Senza dimenticare il contratto biennale che lega Dionisi al club, un impegno economico che si aggiungerebbe a quello già interrotto con l’ex direttore sportivo Morgan De Sanctis.

Una nuova chance per Dionisi
La società ha dunque deciso di affidare a Dionisi un’ultima possibilità per dimostrare di poter risollevare la squadra, contando anche sull’impatto dei nuovi rinforzi. L’obiettivo è quello di trovare finalmente quella continuità che è mancata fino a questo punto della stagione.

Capitolo arbitraggi: il Palermo si fa sentire
Se è vero che le sconfitte sono frutto principalmente di errori interni, è altrettanto innegabile che alcune decisioni arbitrali abbiano influito sulle ultime partite. Come sottolinea Vannini, le direzioni di gara contro Reggiana e Pisa hanno suscitato più di una perplessità, con episodi sfavorevoli e un dato significativo: zero rigori concessi al Palermo in casa dall’inizio del campionato.

Il club non è rimasto in silenzio e, nella giornata di ieri, ha preso posizione nelle sedi opportune, chiedendo maggiore equità di giudizio per le prossime gare. La speranza è che, al netto degli errori della squadra, si possa avere un metro di valutazione coerente per tutti.