Maniero: «Il Padova con Gomez non parlerebbe più di zona salvezza ma di qualcosa in più»
Si avvicina una delle sfide più attese del calcio veneto, il derby tra Padova e Venezia, e a introdurlo è una voce che conosce bene entrambe le piazze: Filippo Maniero, ex attaccante che in carriera ha vestito le maglie di entrambi i club. Intervistato da Il Gazzettino e ripreso da trivenetogoal.it, Maniero ha condiviso sensazioni e analisi sulla gara e sui protagonisti.
Parlando del derby, l’ex bomber ha ricordato il valore storico della sfida: «È un derby storico e ho avuto la fortuna di giocarlo al Padova ai tempi dell’Appiani. Dal punto di vista della classifica per il Padova l’importante a fine anno è salvarsi mentre per il Venezia è essere lì con le prime a giocarsi la A, ma in una gara del genere anche se gli arancioneroverdi fossero primi e i Biancoscudati ultimi si azzererebbe comunque tutto: non contano i punti che hai, devi solo pensare a metterci qualcosa in più del solito per vincere una partita che può valere tantissimo per i tifosi e la città. Non è possibile fare pronostici quando si giocano questi derby e sarà così anche sabato».
Maniero ha poi espresso parole di stima per il tecnico del Padova, Vincenzo Andreoletti: «Già l’anno scorso il mister ha fatto vedere di che pasta è fatto: anche nel modo di esprimersi con i media trasmette sempre serenità e tranquillità a tutti, ed è una dote fondamentale per un allenatore perché poi la trasmette anche ai giocatori. Quest’anno il Padova è partito abbastanza bene, ha tante squadre alle spalle e l’obiettivo primario è tenerle il più possibile dietro: ci sta riuscendo e dunque per il momento sta rispettando le previsioni di inizio stagione».
Infine un commento sul nuovo arrivato più atteso, Alejandro “Papu” Gomez: «Il Papu non ha bisogno di presentazioni per quello che ha fatto nella sua carriera: chiaro che per ripartire bene dopo un lungo stop contano l’aspetto fisico e mentale, però se ha accettato questa sfida è perché pensa di poter dare ancora qualcosa nel calcio. Lo aspettiamo tutti con grande impazienza e speriamo che sia il giocatore ammirato all’Atalanta: se fosse così, il Padova non parlerebbe più di zona salvezza ma di qualcosa in più perché è un giocatore che può fare la differenza».
