Magalini: «Maggiore il colpo più importante dopo Pohjanpalo. Il Bari può arrivare ai playoff»

Vigilia di campionato per il Bari, che domani affronterà il Cosenza nel 36º turno di Serie B. A parlare in conferenza stampa, al posto di mister Longo, è stato il direttore sportivo Giuseppe Magalini, che ha fatto il punto sul momento della squadra e sul percorso intrapreso dalla società.

«Ci sono quattro partite in dodici giorni, dobbiamo unirci e credere in un traguardo che consideriamo molto fattibile», ha esordito Magalini. «È il momento di accelerare, noi siamo convinti che la squadra abbia dei valori per quello che ambiamo a fare. Il discorso di Longo era diretto a chi pensava che il Bari potesse andare direttamente in Serie A».

Il direttore sportivo ha poi ricordato l’impostazione del progetto: «A luglio abbiamo spiegato qual era il nostro percorso. Abbiamo portato tanti giocatori, con modalità ben spiegate. Quest’anno è stato difficile, ripartiremo da una base diversa. Io sostengo che il problema dei prestiti sia un falso problema: abbiamo in essere diversi giocatori con riscatto, per arrivare a 15-16 elementi».

E guardando al futuro ha aggiunto: «Ci siederemo con la proprietà per capire come proseguire, ma la programmazione c’è e la si è fatta da luglio. Le difficoltà ci sono state, anche a gennaio, ma il lavoro è stato fatto per portare avanti la visione della società».

Sul presente, Magalini ha ribadito la fiducia nel gruppo: «Siamo convinti di avere dei valori. Tra venti giorni magari ne riparliamo, ma noi siamo convinti di centrare i playoff. Il presidente lo sentiamo giornalmente, con noi è presente e non ci fa mancare nulla».

Quanto alla prossima stagione, le valutazioni sono già in corso: «Per l’anno prossimo abbiamo pensieri, idee e valutazioni. Ci siamo confrontati in maniera velata, lo faremo più approfonditamente. La Serie B è un campionato importante con molte proprietà di livello. Se il Bari darà garanzie per vincere non lo so, noi faremo il nostro per fare bene come abbiamo fatto quest’anno. La base, sia societaria che tecnica, c’è e sarà migliorata in livello superiore».

Spazio anche al tema calciomercato: «I giocatori li abbiamo presi, per tutto l’anno siamo stati in zone alte. Maggiore, dopo Pohjanpalo, è il colpo più importante del mercato di gennaio. Abbiamo preso giocatori bravi su richieste dell’allenatore, rispettando le esigenze».

Sugli attaccanti, il dirigente ha spiegato: «Pereiro sta giocando poco, Bonfanti era una necessità. Abbiamo una rosa lunga, siamo contenti».

Infine su Lasagna: «Speravamo in doppia cifra, ma non dobbiamo metterci la croce. Se l’espressione del giocatore viene valutata solo nei gol è normale che non possiamo essere contenti, ma in queste quattro partite crediamo possa raggiungere la doppia cifra. Abbiamo portato dentro un ragazzo che ci ha dato una mano, molto professionale e che ci sia servito».