Jessica Schillaci: «Palermo onorerà papà Totò. Una copia del mio libro la consegnerò a Inzaghi»

Un anno dopo la scomparsa di Totò Schillaci, la figlia Jessica ha scelto di ricordare il padre in un libro intenso e personale, Solo io posso scrivere di te. Come scrive Filippo Conticello sulla Gazzetta dello Sport, il volume non celebra soltanto le notti magiche di Italia ’90, ma racconta l’uomo «meravigliosamente imperfetto» dietro l’eroe sportivo.

Jessica ha spiegato alla Gazzetta dello Sport che la spinta a scrivere è nata negli ultimi giorni di vita del padre, quando lo ha assistito da infermiera e figlia: «Solo quando si è ammalato ci siamo avvicinati davvero». La riconciliazione ha riaperto ferite mai del tutto chiuse, legate a un rapporto segnato da assenze e fragilità personali.

Ma accanto al ricordo privato c’è anche quello pubblico. Palermo, la sua città, ha deciso di dedicargli un angolo speciale. «Papà sarebbe felice di sapere che un angolo della città si chiamerà Totò Schillaci – racconta Jessica nell’intervista raccolta da Conticello per la Gazzetta dello Sport –. E mi piacerebbe consegnare una copia del libro a Pippo Inzaghi: non solo perché allena il Palermo e spero lo porti in Serie A, ma perché lo conobbi da bambina quando giocava con Del Piero nella Juve».

La Gazzetta dello Sport riporta anche il valore emotivo degli ultimi giorni: «La dignità è stata la sua ultima partita. Non contava il risultato, ma esserci insieme a lui». Le testimonianze di affetto, come quelle di Roberto Baggio o dei vecchi compagni, hanno confermato quanto l’ex attaccante fosse amato.

Nelle parole di Jessica, riportate da Filippo Conticello sulla Gazzetta dello Sport, c’è tutto il senso di un’eredità che va oltre il calcio: «La mia notte magica è stata un’alba a Venezia, io e lui soli, in una città deserta. Un gol che non dimenticherò mai».