Inzaghi-Pisa, i retroscena della rottura. Adesso tratta con il Palermo, le cifre

Nelle ultime ore stanno emergendo nuovi, significativi sviluppi sulla separazione tra il Pisa Sporting Club e Filippo Inzaghi, artefice della storica promozione in Serie A. La frattura tra le due visioni — quella della dirigenza nerazzurra e quella del tecnico — sembra ormai insanabile, aprendo le porte a un possibile avvicinamento tra Inzaghi e il Palermo, che si sarebbe già mosso con discrezione per sondarne la disponibilità.
Una separazione inevitabile?
Come riportato da Sestaporta.news, e firmato dal giornalista Michele Bufalino, il disallineamento tra Inzaghi e la dirigenza pisana, composta da Knaster e Corrado, riguarda principalmente la strategia sul mercato e la gestione delle risorse. Il Pisa resta fermo su un modello di crescita sostenibile, investendo su giovani talenti tra i 21 e i 24 anni con l’obiettivo di valorizzarli e rivenderli, sullo stile di Atalanta e Udinese. Un modello che ha già portato risultati con giocatori come Lucca, Tramoni, Angori e Lind.
Inzaghi, d’altro canto, forte dell’esperienza (e dei fallimenti) in Serie A, ha chiesto rassicurazioni tecniche ben precise: almeno 5-6 innesti di comprovata esperienza per affrontare una categoria che considera «un altro sport». Un’impostazione che stride con la filosofia economico-sportiva del club, orientato all’autonomia finanziaria e alla continuità progettuale.
La pista Palermo
L’addio non è ancora ufficiale, ma secondo Bufalino «l’allenatore avrebbe chiesto disponibilità a trattare col Palermo». L’ipotesi è concreta: da un lato un Pisa che, pur riconoscente al tecnico per la promozione, non vuole derogare alla propria linea societaria; dall’altro, un Palermo alla ricerca di una guida esperta per rilanciare un progetto ambizioso. Resta da capire chi si accollerà il costo della risoluzione contrattuale: i rosanero o lo stesso Inzaghi, che ha ancora due anni di contratto a circa un milione a stagione.