Tornatore: «Seguo il Palermo e mi piace Dybala. Ora porto la fiamma olimpica, la rivincita dei pigri»

Come riporta La Gazzetta dello Sport, Giuseppe Tornatore sarà uno dei tedofori olimpici di Milano-Cortina 2026. Una notizia che ha sorpreso molti: il regista premio Oscar di Nuovo Cinema Paradiso, originario di Bagheria, non è mai stato uno sportivo. Ma dietro la sua partecipazione alla staffetta olimpica c’è una motivazione personale e simbolica.

«Quando mi hanno chiamato per propormi di portare la torcia olimpica — racconta Tornatore nell’intervista a La Gazzetta dello Sport — sono rimasto molto sorpreso. Io non sono mai stato un grande sportivo, anzi… all’inizio ho provato un certo smarrimento». A convincerlo è stato l’amico Giovanni Malagò: «Mi ha spiegato che era un gesto raro e bello. Riflettendoci ho pensato che poteva essere una piccola forma di riscatto per la mia pigrizia sportiva».

«La rivincita dei pigri mi piace», scherza Tornatore, che però riconosce il valore più profondo del gesto: «La fiamma olimpica rappresenta armonia e pace — spiega a La Gazzetta dello Sport — valori a cui sono sempre stato sensibile. Ho capito che accettare era la cosa giusta. Un piccolo sacrificio simbolico: trecento metri per uno che non ha mai fatto sport».

Il regista racconta anche di non essere completamente sedentario: «Faccio cyclette e tapis roulant un’ora al giorno, un’ora e mezza nel weekend. Cerco di bilanciare la sedentarietà del mio lavoro con un po’ di movimento». Poi ironizza: «Trecento metri ce la dovrei fare, anche se non ho mai giocato neanche a calcio».

Nel dialogo con La Gazzetta dello Sport, Tornatore rivela anche la sua simpatia calcistica: «Non mi occupo di calcio, ma visto che molti miei amici sono romanisti, quando vince la Roma sono contento. Seguo anche un po’ il Palermo, la squadra della mia città».

E a proposito di calcio, gli viene ricordata una vecchia dichiarazione del 2014, quando aveva espresso apprezzamento per la storia del giovane Dybala appena arrivato a Palermo. Tornatore sorride: «Posso essere sincero? Non me lo ricordo. Però sono contento che oggi giochi e segni per la Roma».

Il regista porterà la torcia il 6 dicembre, giorno della partenza da Roma del viaggio italiano della fiamma olimpica. «Spero di non fare brutta figura e di tenere alto il nome dei pigri di tutta Italia», conclude Giuseppe Tornatore nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.