Giornale di Sicilia: “Palermo, niente più scommesse. È tutto un altro mercato”
Dare ordine nel disordine e concretezza nell’incertezza. È stato questo, come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, l’imperativo della nuova dirigenza rosanero dopo una delle stagioni più difficili della storia recente del Palermo. Con il mercato ormai al giro di boa, le risposte non sono mancate. Anzi: la rivoluzione voluta dal direttore sportivo Carlo Osti ha colpito soprattutto l’aspetto strategico del progetto, e la piazza – reduce dalle contestazioni dell’anno passato – sembra aver risposto con entusiasmo.
Lo dimostrano i numeri: «Già superata la quota di abbonamenti del 2024/25 con 13.843 tessere vendute», scrive Arena. Un segnale forte di fiducia nei confronti del nuovo ciclo, guidato in panchina da Filippo Inzaghi e strutturato con scelte più mirate, tempestive e coerenti rispetto al recente passato.
Dal mercato di grido al mercato di sistema
Un anno fa si puntò su nomi altisonanti, spesso provenienti dalla Serie A ma con molti interrogativi a livello atletico. Il conto, come ricorda il Giornale di Sicilia, è arrivato in corsa. L’approccio di Osti è stato opposto: profili solidi, abituati alla massima serie, adatti a interpretare i moduli di Inzaghi (3-4-2-1 o 3-5-2) e soprattutto funzionali alla Serie B.
Sono arrivati giocatori come Augello e Gyasi sulle corsie, Palumbo – re degli assist in B – a centrocampo, e Bani, il cui innesto in difesa è imminente. All’appello mancano solo un portiere (che porterà la lista Over a 18) e un giovane difensore.
Uscite rapide, basta zone grigie
Come riporta ancora Arena sul Giornale di Sicilia, una delle priorità dell’estate rosanero è stata evitare situazioni di stallo. E così, chi non faceva parte del nuovo progetto è stato escluso dal ritiro. Nikolaou, Insigne e Di Mariano hanno già trovato sistemazione, mentre per Saric, Verre e Buttaro si punta a una separazione veloce. L’anno scorso, invece, giocatori come Pigliacelli, Aurelio, Soleri e Stulac – già fuori dai piani – erano comunque presenti in ritiro, generando confusione e rallentando la costruzione del gruppo.
Stop alle scommesse: fiducia ai giovani già in rosa
Cambio di rotta anche sui giovani. «Basta investimenti-scommessa», scrive Arena, riferendosi ai 9 milioni spesi lo scorso anno per Vasic, Lund, Desplanches e Appuah. Ora si valuta prima chi c’è già, e decide solo l’allenatore. Inzaghi è rimasto favorevolmente colpito da Peda e Corona, ritenuti pronti per la prima squadra. Su Vasic serviranno ulteriori valutazioni, ma l’eventuale uscita sarebbe solo temporanea. Diverso il discorso per Desplanches: la sua cessione in prestito è già certa, ma solo con garanzie di titolarità.
Una direzione netta e condivisa
Quella che emerge, nelle parole di Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, è una progettualità finalmente chiara. Il Palermo riparte da basi più solide, senza voli pindarici né esperimenti, ma con scelte precise, visione tattica e una gestione oculata delle risorse. Il pubblico ha colto il segnale, e risponde con entusiasmo.
