Giornale di Sicilia: “Palermo, il puzzle è chiuso. Adesso tocca a Inzaghi”
Il mosaico rosanero prende forma. A completarlo, negli ultimi giorni, sono arrivate tessere fondamentali che hanno reso più profondo e competitivo l’organico del Palermo. Adesso spetta a Filippo Inzaghi trovare la conformazione giusta, definendo assetti e gerarchie in questo ritiro che si sta rivelando più utile del previsto.
Come sottolinea Roberto Parisi sul Giornale di Sicilia, il nuovo tecnico ha iniziato lavorando sul 3-4-2-1, modulo già adottato nella seconda parte della scorsa stagione e nella sua esperienza vincente a Pisa. Ma in ritiro si è affacciato anche il 3-5-2, che sembra essere il sistema di riferimento attuale. In ogni caso, la base sarà la difesa a tre.
Bani blinda la retroguardia, Augello e Gyasi spingono sulle fasce
La sicurezza parte dal reparto arretrato, punto fermo nella filosofia di Inzaghi. Con l’arrivo di Mattia Bani, la difesa ha acquisito ulteriore solidità: l’ex Genoa, insieme a Ceccaroni e Magnani, forma un terzetto da 346 presenze complessive in Serie A. Bani potrebbe agire al centro, con Magnani sul centrodestra, oppure come braccetto di destra. Alle loro spalle ci sono Peda (prima alternativa), Diakité e il futuro vice Ceccaroni in arrivo dal mercato.
Anche sulle corsie laterali il Palermo è ben coperto. Augello, titolare sin dal primo giorno, ha colpito per l’efficacia dei suoi cross; Gyasi cresce costantemente. Le azioni «da quinto a quinto» e lo sviluppo sulle catene laterali saranno determinanti, soprattutto con i due moduli in prova.
Brunori e Pohjanpalo imprescindibili. Gomis in corsa per la porta
In avanti, i punti fermi si chiamano Brunori e Pohjanpalo. Il capitano agisce leggermente più arretrato, quasi da trequartista o seconda punta, mentre il finlandese, ancora a secco in ritiro, appare appesantito ma pienamente nelle attese: «Giocatori della sua struttura entrano in condizione più lentamente», spiega Parisi.
Restano incertezza e concorrenza tra i pali. Gomis si sta giocando le sue chance e risponde bene agli stimoli, ma la decisione definitiva sul titolare verrà presa solo al termine del ritiro.
Centrocampo da definire: Palumbo punto fermo, sei per due maglie
In mezzo al campo, invece, c’è ancora fermento. L’unico certo del posto pare essere Antonio Palumbo, anche se al momento è in ritardo di condizione. Potrà agire da mezzala nel 3-5-2 o da trequartista nel 3-4-2-1.
Altri quattro calciatori si contendono due posti: Gomes e Ranocchia appaiono leggermente avanti, ma Segre e Blin non sono semplici alternative. Ranocchia e Blin possono ricoprire il ruolo di play, mentre Gomes e Segre offrono più dinamismo e capacità di inserimento. C’è anche Vasic, jolly tra centrocampo e trequarti, ma in caso di offerte concrete potrebbe lasciare il club.
Test con l’Annecy, Bani atteso in campo
Intanto, domani il Palermo affronterà l’Annecy, formazione di Serie B francese, nell’ultimo test del ritiro in Valle d’Aosta. Inzaghi potrebbe concedere i primi minuti proprio a Bani, mentre appare più difficile un impiego per Palumbo, ancora in fase di recupero.
In ritiro si lavora duro, ma senza rinunciare a cementare il gruppo. «Ci ha dato una mentalità vincente – ha detto un giocatore ai canali ufficiali –. Sta puntando molto sulla corsa, è un piacere essere allenati da lui». Inzaghi torchia i suoi, ma il Palermo sorride.
