Spazio, posizione in campo, leadership. Il futuro di Filippo Ranocchia è tutto da scrivere, ma le basi su cui costruire ci sono. Come evidenzia Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il Palermo non intende affatto privarsi del suo numero 10, anzi: punta a valorizzare al massimo l’investimento da 4 milioni di euro fatto nel gennaio 2024.

Nella scorsa stagione, le prestazioni del centrocampista non sono state sempre all’altezza. Tuttavia, il club crede ancora nel suo rilancio e lo stesso vale per Filippo Inzaghi, ormai prossimo alla firma, che sarà chiamato a tirare fuori il meglio dal giocatore.
Quel febbraio da trequartista che illumina le speranze

Le indicazioni raccolte in questi 18 mesi sono nette: «Se gira Ranocchia, gira il Palermo», altrimenti la squadra fatica a trovare ritmo e identità. Gli 8 assist dell’ultima stagione – quinto miglior dato in Serie B – sono arrivati per lo più da calci piazzati. Accanto a queste cifre, però, ci sono anche troppe partite opache, errori in impostazione e scarsa incisività offensiva.

L’ultima fiammata risale a febbraio 2024, quando – sotto la guida di Corini – Ranocchia fu schierato da trequartista e segnò quattro gol consecutivi. «È quello il Ranocchia che il Palermo spera di rivedere», sottolinea il Giornale di Sicilia, e non quello che ha perso il posto in favore di Blin e Segre nei mesi finali.

Un talento da recuperare, ma servirà di più

All’inizio del ritiro il suo status sarà quello di «Riserva di lusso», ma è impensabile che un colpo da 4 milioni rimanga a lungo in panchina. Ranocchia dovrà sfruttare la preparazione estiva per ritrovare la propria dimensione tattica e mettere in luce le doti migliori: «visione di gioco, qualità nella gestione del pallone e attenzione difensiva».

«Agire più vicino alla porta potrebbe aiutarlo», scrive Arena, visto che nella scorsa stagione i suoi tiri sono arrivati quasi sempre da fuori area – incluso il gran sinistro contro lo Spezia, in rete dopo appena 27 secondi. Il ruolo di play davanti alla difesa, scelto da Dionisi in più occasioni, ha invece mostrato tutti i suoi limiti: coperture in ritardo, connessione debole con l’attacco, efficacia solo sui piazzati.

Non è in partenza, ma dovrà conquistarsi tutto

In un Palermo destinato a profondo rinnovamento, Ranocchia non è tra i nomi in uscita. Il suo talento e la sua potenziale incidenza sono troppo preziosi per essere messi da parte. «Una sua giocata o un cross col giro giusto possono cambiare il destino di una partita», ricorda il Giornale di Sicilia. Ma per conquistarsi il posto tra i titolari, servirà continuità, lavoro, e zero alibi: ogni passaggio a vuoto, da ora in poi, potrebbe costare caro.