Il Palermo è pronto a ricostruire dalle fondamenta. La rifondazione è ormai alle porte e la prossima settimana potrebbe risultare cruciale per incastrare i tasselli chiave: la conferma di Carlo Osti come direttore sportivo, la separazione da Alessio Dionisi e, soprattutto, l’ingaggio di Pippo Inzaghi. Tutte operazioni che – come evidenzia Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia – appaiono a un passo dalla formalizzazione.

Osti, in scadenza il 30 giugno, resterà al timone dell’area sportiva, forte del consenso del City Football Group e dell’apprezzamento dell’ambiente, in particolare per il lavoro svolto nel mercato di gennaio. Dionisi è ormai ai titoli di coda: si valuta la modalità dell’addio (esonero o rescissione), anche in funzione di un possibile nuovo incarico, con il Modena in pole.

Il “Superpippo day” si avvicina

Il ritorno in Italia di Inzaghi, reduce dalla trasferta a Monaco accanto al fratello Simone nella sfortunata finale di Champions, apre ufficialmente la strada all’accordo. Il Palermo e “Superpippo” si sono già scelti: manca solo l’ultimo passaggio, con il Pisa che attende di ufficializzare il sostituto prima di liberare il tecnico. I nomi in lizza per la panchina nerazzurra sarebbero Pirlo e Gilardino, entrambi ex compagni di Inzaghi.

Strategie tecniche già avviate

Con Inzaghi in panchina, il Palermo adotterà il 3-4-2-1, modulo che richiederà innesti mirati: un portiere (con Audero in cima alla lista, salvo richieste eccessive del Como), almeno due difensori e altrettanti esterni a tutta fascia. Si attende anche la scelta dei primi rinforzi chiesti dall’allenatore, sebbene sia difficile ipotizzare arrivi da Pisa.

Le uscite sono già delineate: Henry e Baniya torneranno rispettivamente a Verona e Trabzonspor, mentre si proverà a rinnovare il prestito di Audero, salvo virare su altri obiettivi in caso di valutazioni troppo elevate.

Cambio di passo, aspettando entusiasmo

Il 7 giugno 2023 furono ufficializzati De Sanctis e Dionisi. Il Palermo vuole evitare l’errore di “illudere” per poi deludere. L’obiettivo ora è ritrovare entusiasmo e dare un segnale forte alla tifoseria, scottata da un triennio deludente. Osti e Inzaghi rappresentano, nelle intenzioni del club, il cambio di passo tanto invocato.

Ritiro estivo in Valle d’Aosta

Infine, è imminente anche l’annuncio della sede del ritiro: Chatillon/Saint-Vincent, in Valle d’Aosta, prenderà il posto della Valtellina. Dopo il Trentino (2023) e Manchester (2024), il Palermo ha scelto una località già apprezzata in passato da club come Juventus e Cagliari.