Il Consiglio comunale di Palermo si muove compatto verso la rapida definizione della convenzione per lo Stadio Renzo Barbera, prendendo le distanze dalla posizione del presidente Giulio Tantillo, che aveva dichiarato: “I tempi li decide la politica”.

I capigruppo del centrodestra si sono riuniti con il sindaco Roberto Lagalla e hanno espresso chiaramente la volontà di velocizzare le procedure, consapevoli della scadenza imminente del certificato di idoneità statica dello stadio (31 marzo), senza il quale si rischierebbe di giocare a porte chiuse.

Come riportato da Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia, l’accordo con il Palermo FC sembra ormai delineato: una concessione per 80 anni a fronte di un canone di 400 mila euro annui, che diventerebbero 600 mila con l’inclusione dei diritti pubblicitari. Un’intesa che si inserisce in un lavoro diplomatico lungo e delicato, che le dichiarazioni di Tantillo avrebbero rischiato di rallentare.

Il centrodestra ha risposto con una nota netta e compatta, firmata dai capigruppo Domenico Bonanno (Dc), Giuseppe Milazzo (Fdi), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo), Sabrina Figuccia (Lega) e Ottavio Zacco (Forza Italia):

“Il Palermo Calcio e lo Stadio Barbera sono un patrimonio della città e dei palermitani. Chiunque, autonomamente ed a titolo personale, ponga veti e prenda tempo se ne assumerà le responsabilità politiche. La convenzione va esitata nel più breve tempo possibile a garanzia e nell’interesse dei cittadini”.

Tantillo replica: «La delibera non c’è ancora, si attende il documento»
Dal canto suo, Tantillo ha voluto precisare:

«Nessuno ha mai pensato di non portare a termine la convenzione. Ma è un fatto che ancora la delibera non ci sia. Su quale base stiamo discutendo? Appena avremo il documento, l’iter verrà avviato».

L’assessore al Patrimonio Brigida Alaimo ha rassicurato che la bozza di delibera sarà pronta entro due giorni, avviando il passaggio in Ragioneria Generale, revisori, commissioni consiliari e infine in Aula. L’obiettivo è concludere il tutto prima della scadenza del 31 marzo, nonostante l’imminente sessione di Bilancio.

Come sottolineato ancora da Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia, la tempistica è serrata: ci sono solo 22 giorni di tempo, domeniche escluse, per completare l’iter e portare la delibera in Aula.

L’intervento da Roma: «Non tirare troppo la corda».
Anche da Roma è arrivato un monito da parte di Carolina Varchi, ex vicesindaco e deputata di Fratelli d’Italia, che ha invitato la politica a non ostacolare l’accordo:

«Ben vengano gli investimenti privati nella nostra città. Il Comune non riesce a mantenere e gestire i propri impianti sportivi. La permanenza del Palermo FC va incoraggiata per restituire ai palermitani il sogno della Serie A con uno stadio all’avanguardia, necessario sia al calcio che ai grandi concerti».

La strada verso l’accordo sembra ormai segnata: il Palermo FC preme per chiudere la trattativa entro marzo, la maggioranza consiliare è favorevole a un’accelerazione, mentre il nodo burocratico legato alla delibera dovrà essere sciolto nei prossimi giorni.

Come evidenziato nel pezzo di Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia, l’obiettivo è quello di garantire tempi rapidi, decisioni efficaci e un rilancio dell’impianto che vada incontro agli interessi della città e dei tifosi. Il tempo stringe, ma la volontà politica di chiudere l’intesa c’è.