Gazzetta dello Sport: “Portierone Desplanches, ma l’Italia va a casa”

A Dunajska Streda è servita una Germania al completo e il tempo supplementare per piegare un’Italia Under 21 eroica, che ha resistito fino alla fine in nove contro undici, trascinata da un Desplanches monumentale e da una punizione capolavoro di Ambrosino, attaccante della Serie B.
Nonostante l’eliminazione, la Nazionale di Nunziata ha mostrato carattere e appartenenza. Sugli spalti, in tribuna, Rino Gattuso e Gianluigi Buffon hanno potuto assistere a una prova di coraggio e sacrificio che ha fatto cantare “Italia, Italia” al pubblico slovacco.
Il tecnico ha scelto un assetto muscolare con Gnonto e Koleosho a dare vivacità in attacco. Proprio Koleosho ha sbloccato la gara al 54’, dopo una prima fase di contenimento. Poi la Germania è tornata a colpire con Woltemade su angolo, prima dell’inferiorità numerica per le espulsioni di Gnonto e Zanotti.
Quando tutto sembrava perduto, al 90’+5 è arrivata la magia di Ambrosino su punizione: palla sotto la traversa e supplementari conquistati con il cuore. Ma non è bastato. A tre minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, il tedesco Rohl ha trovato il varco giusto per il gol qualificazione.
Tra i protagonisti, Sebastiano Desplanches, portiere di proprietà del Palermo, è stato decisivo in più occasioni, ma soprattutto ha compiuto un autentico miracolo su Reitz nei tempi supplementari, tenendo viva la speranza azzurra fino all’ultimo istante. La Gazzetta dello Sport lo premia con un 7,5 in pagella e lo definisce “un portierone”.
Sfuma così la semifinale – che manca all’Italia U21 dal 2017 – ma resta la consapevolezza di un gruppo che ha onorato la maglia e lasciato tutto in campo.