Gazzetta dello Sport: “Palermo contestato ma spareggi sicuri. Frosinone rischia la C”

PALERMO – Il Palermo torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive e conquista matematicamente i playoff di Serie B, ma lo fa in una delle serate più complicate della stagione. Come racconta Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, i rosanero blindano il pass per la post-season “giocando in trincea”, in uno stadio Barbera tutt’altro che amico.
La Curva Nord ha manifestato per tutti i 90 minuti una contestazione durissima, con fischi, cori e striscioni rivolti alla squadra, all’allenatore Dionisi (il più bersagliato) e ai dirigenti, in particolare Gardini e Bigon. In questo clima teso, però, il Palermo ha saputo reagire sul campo, centrando un successo fondamentale contro un Frosinone che, come sottolinea ancora la Gazzetta, “sprofonda in zona playout” e rischia ora seriamente la retrocessione in Serie C.
Decisivo Brunori
Nel primo tempo, come evidenzia Vitale, è il Frosinone a partire meglio. Ghedjemis sfiora il gol con un tiro a giro che esce di poco, approfittando dell’atmosfera ostile che si respira sugli spalti. Ma il Palermo regge, rialza il baricentro grazie alla spinta di Diakité, Di Francesco e Gomes, e al 30’ sblocca il match con Matteo Brunori, che riceve da Di Francesco e con un destro sul secondo palo firma l’1-0.
Poco dopo, Kvernadze fallisce il pareggio davanti alla porta, mentre Lusuardi va vicino al gol di testa sul finire della frazione. Il raddoppio, però, arriva subito nella ripresa: al 48’ è ancora Brunori a colpire, stavolta con un bel destro al volo su assist di Gomes.
Frosinone spreca
Il Frosinone prova a reagire ma con scarsa lucidità. Audero è provvidenziale nell’uscita su Pecorino, poi Kvernadze centra il palo e Partipilo insacca sulla ribattuta, ma è in fuorigioco. Anche il gol successivo di Pecorino viene annullato per fallo sul portiere rosanero.
Il risultato non cambia: 2-0 per il Palermo, che vola ai playoff con una giornata d’anticipo. Ma la serata è tutt’altro che festosa: al Barbera si respira disincanto, tensione, distacco. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, i tre punti certificano l’obiettivo minimo, ma lasciano una frattura aperta tra squadra e tifoseria.