Gazzetta dello Sport: “Caos Serie C: prima squadra fuori, il campionato è già in emergenza”

Nel suo approfondimento pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, Giorgia Bertozzi ricostruisce l’epilogo più doloroso della storia recente del Rimini. Dopo mesi di criticità gestionali, passaggi societari, penalizzazioni e ricorsi, il club biancorosso ha depositato in tribunale la richiesta di liquidazione volontaria: l’atto che avvia la procedura verso la liquidazione giudiziale e che, come sottolinea Giorgia Bertozzi sulla Gazzetta dello Sport, porterà con ogni probabilità alla revoca dell’affiliazione federale già entro domani. In questo scenario, la gara contro la Torres, prevista domenica al «Romeo Neri», difficilmente verrà disputata.

L’annuncio ha sancito la fine di un percorso iniziato mesi fa e aggravato da un bilancio che, al 30 giugno 2025, registra oltre 4 milioni di euro di perdite. Il sindaco Jamil Sadegholvaad – riporta Giorgia Bertozzi nella Gazzetta dello Sport – ha commentato con amarezza l’ennesimo capitolo della crisi, assicurando che il Comune resta in contatto con le istituzioni federali per gestire la fase transitoria e capire quando poter intervenire legalmente per salvaguardare il futuro sportivo della città. «La priorità è garantire un progetto solido. Anche giornate tristi come questa possono diventare l’inizio della rinascita».

La messa in liquidazione comporta il decadimento di tutti i contratti dei tesserati: i giocatori di D’Alesio, che avevano provato a isolarsi dal caos societario ottenendo 11 punti sul campo, sono ora liberi di cercare altre destinazioni. I -16 punti di penalizzazione rimangono la zavorra che ha reso vano ogni sforzo tecnico. A far crollare definitivamente il fragile equilibrio – ricorda ancora Giorgia Bertozzi sulla Gazzetta dello Sport – è stato il ritiro del preliminare d’acquisto da parte del gruppo guidato da Nicola Di Matteo: l’operazione, siglata il 6 novembre con la Building Company di Giusy Anna Scarcella, è stata bloccata per le quote ancora sotto sequestro al Tribunale di Milano nonostante i 250mila euro già versati, e per il rischio di ulteriori penalizzazioni legate a irregolarità amministrative non dichiarate.

Nelle stesse ore è arrivato anche un nuovo deferimento del Tribunale Federale per mancati versamenti contributivi e IVA relativi ai mesi tra maggio e agosto 2025 e al quarto trimestre 2024, coinvolgendo anche l’amministratore unico Antonino Buscemi, nominato dal Tribunale di Milano a tutela delle quote sequestrate.

Il quadro tracciato da Giorgia Bertozzi nella Gazzetta dello Sport conferma che l’attuale epilogo è solo la naturale conclusione di una stagione tragica, iniziata però con ben altre prospettive: progetti infrastrutturali avviati, ambizioni di crescita e un ambiente che, col passare dei mesi, è stato travolto dalle difficoltà economiche della DS Sport di Stefania Di Salvo, dalla successiva cessione alla Building e dalle tensioni legate all’arrivo del gruppo Di Matteo.

La Lega Pro osserva con dispiacere, ma ribadisce l’importanza di criteri più stringenti per l’ottenimento delle licenze nazionali, già richiesti – e ottenuti – per la prossima stagione. Rimini, invece, resta sospeso tra amarezza, silenzio e una tifoseria chiamata a resistere all’inverno più duro della sua storia ultracentenaria: 113 anni che rischiano di interrompersi qui.