Debiti e garanzie violate: la Sampdoria retrocessa può affondare la Figc

La discesa in Serie C della Sampdoria, storicamente già di per sé drammatica, rischia di essere solo l’inizio di uno scandalo a sfondo istituzionale che potrebbe scuotere le fondamenta del calcio italiano. Come racconta Daniele Dell’Orco su Libero, il vero naufragio del club blucerchiato non si è consumato sul campo, ma nei tribunali, nei trust opachi e negli uffici della FIGC.

Il Trust Rosan: l’arma di Ferrero per salvare la Samp e aggirare i creditori

Tutto parte dal 2021, quando Massimo Ferrero, allora presidente della Sampdoria, viene arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Per proteggere la società calcistica dalle proprie vicende giudiziarie e finanziarie, Ferrero ricorre al famigerato “Trust Rosan”, una struttura giuridica che, secondo quanto spiega Libero, è stata autorizzata con sorprendente rapidità dalla FIGC.

Dell’Orco sottolinea come Gabriele Gravina, presidente federale, avrebbe modificato la composizione della commissione di valutazione per facilitare l’approvazione del trust. Obiettivo dichiarato: tutelare la competitività del campionato. Obiettivo reale, forse, evitare una bomba mediatica e sociale che però – ironia della sorte – è esplosa comunque due anni dopo.

Obiettivi mai raggiunti: la bancarotta si riaffaccia

Il trust aveva due scopi: la promozione in Serie A entro il 2024 e la salvezza in B entro il 2025. Falliti entrambi. E oggi, con la Samp retrocessa in Serie C, si profila lo spettro peggiore: la nullità del trust e l’accusa di bancarotta fraudolenta. Se ciò venisse confermato dal Tribunale di Genova, anche la FIGC potrebbe essere coinvolta per concorso esterno, come ipotizza Libero.

Il cortocircuito Brescia aggrava la situazione

A gettare altra benzina sul fuoco è arrivato il caso Brescia. A campionato finito, la penalizzazione per irregolarità fiscali ha stravolto la classifica, riaprendo i playout e accendendo la rabbia di club e tifoserie. «Com’è possibile che una violazione di febbraio venga sanzionata solo a maggio, a giochi fatti?», si chiede provocatoriamente Daniele Dell’Orco su Libero.

Ferrero e Gravina: un’ombra lunga sul presente

Nonostante la formale cessione del club al duo Radrizzani–Manfredi nel 2023, diverse voci sostengono che Ferrero non abbia mai smesso di esercitare influenza dietro le quinte. Dell’Orco riporta una frase intercettata che fa riflettere: «Se salta la holding, andate tutti in galera». Un avvertimento o una profezia?

E Gravina? Per il presidente FIGC – già nel mirino per inchieste su autoriciclaggio e appropriazione indebita – il caso Samp potrebbe rappresentare un bivio scomodo tra responsabilità politica e penale. La sua figura pubblica, sempre associata a riforme e istituzionalità, si ritrova adesso coinvolta nel lato più torbido del sistema.

Il calcio italiano davanti allo specchio

Conclusione amara e durissima, quella di Dell’Orco nel suo pezzo su Libero:

«Il calcio italiano si guarda allo specchio e vede riflessa la sua immagine peggiore: quella di un sistema malato, dove i “cartelli” e le “scatoline cinesi” sostituiscono i progetti, le relazioni sostituiscono le regole, e la giustizia arriva forse, tardi e male».