Corriere dello Sport: “Salernitana furiosa: «Nessun playout senza certezze»”

SALERNO – La Salernitana non ci sta. Ritiene di essere l’unica vera danneggiata dal rinvio a data da destinarsi delle gare di playout deciso dalla Lega B, e annuncia battaglia legale in tutte le sedi. Lo stop improvviso – comunicato alla vigilia della gara d’andata – ha scatenato lo sdegno del club granata, della tifoseria e anche delle istituzioni cittadine.
Come riporta Franco Esposito sul Corriere dello Sport, il club di Danilo Iervolino ha diffuso ieri sera una nota durissima in cui «ribadisce il proprio sconcerto per il provvedimento di rinvio delle gare di playout», definendolo non concertato, unilaterale e adottato «in assenza di evidenze certe» che giustifichino un intervento di tale portata sulla classifica.
Ricorsi in corso: CONI e Tribunale Federale
La Salernitana ha già presentato ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, nei termini strettissimi previsti (due giorni), e ha annunciato un ulteriore passaggio al Tribunale Federale Nazionale. Obiettivo: chiedere una valutazione da parte di organi terzi della giustizia sportiva, a tutela – come spiega ancora Il Corriere dello Sport – degli interessi economici, sportivi e morali del club e della sua tifoseria.
Tifosi contrari e clima incandescente
Nel caso in cui il playout venisse disputato contro la Sampdoria, la reazione dei tifosi sarebbe netta: diserzione dello stadio e contestazione. Il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs e l’Associazione Fans 1919, tramite gli avvocati Falci, Agosto e Di Donato, hanno già chiesto formalmente alla FIGC e alla Lega B l’accesso agli atti relativi alla vicenda. La trasparenza è diventata una rivendicazione pubblica e politica.
Anche il Comune si muove: pronta manifestazione sotto la Lega B
La protesta è arrivata anche nelle sedi istituzionali. Come riferisce Esposito, ieri la Commissione Sport del Comune di Salerno ha chiesto al sindaco di organizzare una manifestazione istituzionale sotto la sede della Lega B. L’obiettivo è chiedere un confronto diretto con il presidente Mauro Balata o con il CEO Mauro Bedin.
Il nodo Brescia e i tempi della giustizia
Tutti gli occhi ora sono puntati sull’audizione del Brescia, in programma domani. Il presidente Massimo Cellino non sarà presente, ma verrà rappresentato dai propri legali. Secondo l’avvocato Eduardo Chiacchio, uno dei rappresentanti della Salernitana insieme ai professori Fimmanò e Sica, la Procura Federale potrebbe decidere in tempi molto rapidi:
«Archiviazione o deferimento possono arrivare subito – ha spiegato Chiacchio a Telecolore – e in caso di deferimento, il Tribunale Federale potrebbe fissare l’udienza entro sei giorni con sentenza in giornata. Nella prima settimana di giugno si potrebbe avere il primo grado».
Salernitana: «O certezze, o niente playout»
Il club è chiaro: non intende scendere in campo contro un avversario che potrebbe non essere legittimato, in attesa di possibili ricorsi o sentenze che potrebbero cambiare tutto a posteriori. La posizione è netta: «o ci sono certezze, o non si gioca». E così, l’unica soluzione percorribile sembra essere quella di una Serie B a 21 o 22 squadre, evitando uno spareggio dall’esito potenzialmente falsato.
Nel frattempo, la squadra si è regolarmente allenata, ma senza sapere se, quando e contro chi dovrà prepararsi. L’incertezza regna. Ma la Salernitana, avverte il Corriere dello Sport, non ha alcuna intenzione di restare a guardare.