Binda: “La B come Sanremo: «Se t’innamori muori», e non perché lo dice Noemi. Il punto di giornata”

Non serve l’autotune al Sassuolo per far sentire la sua voce. La capolista allunga a +11 sul terzo posto e, sulle note di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi, dimostra ancora una volta di aver centrato l’obiettivo. Il calcio di Fabio Grosso è poesia, come quella di Cristicchi, e la sua bellezza non ha nulla da invidiare a quella di Clara.

Come riportato da Nicola Binda su Gazzetta dello Sport, il Festival della Serie B si accende al Mapei Stadium, dove l’ex Defrel accoglie l’invito di Toni Effe (“Damme na mano”) e ferma lo Spezia con un pareggio che strizza l’occhio anche al Pisa. Oggi, infatti, la squadra di Pippo Inzaghi dovrà blindare il secondo posto scrivendo a modo suo “L’albero delle noci” di Brunori Sas, mentre nel frattempo si affaccia al calcio dei grandi il figlio di Gigi Buffon.

La lotta al vertice e la crisi dietro
Se il duello tra le prime tre squadre della classifica è una sinfonia, lo spettacolo dietro è decisamente più stonato. Fuorilegge, per citare Rose Villain, quanto visto a Bari, con gli insulti razzisti rivolti da Vazquez a Dorval. La Febbre (Clara) contagia la Sampdoria, che dopo un mercato invernale sontuoso e due vittorie pensava di essere guarita, ma è ricaduta nelle sue incertezze.

Intanto, il Südtirol si aggrappa alla sua cura, che ha un nome preciso: Castori, chiamato a risollevare la stagione. Anema e core (Serena Brancale) è invece tutta per la Carrarese, mentre in coda, tra Brescia e Salernitana, il battito (Fedez) è forte per una classifica che continua a preoccupare.

Come sottolineato da Gazzetta dello Sport, la Serie B è ancora lunga e i colpi di scena non mancheranno. Qui, “Se t’innamori muori”, e non perché lo dice Noemi.