Acerbi a Verissimo: «Mai rifiutato la Nazionale, ho solo detto no a una partita»

Francesco Acerbi si è raccontato a cuore aperto nello studio di Verissimo su Canale 5, ospite di Silvia Toffanin. Il difensore dell’Inter ha ripercorso momenti chiave della sua carriera e della sua vita privata, toccando temi delicati come la morte del padre, la dipendenza dall’alcol, la malattia e il discusso caso della convocazione in Nazionale.

La Nazionale e il caso Spalletti

Sul rapporto con la maglia azzurra, Acerbi ha voluto chiarire: «Mai rifiutata la Nazionale, impossibile dire che non la vorrei più. Ho rifiutato la convocazione solo per quella partita. Spalletti non mi aveva chiamato per un anno e, dopo quello che aveva detto (“Lo sa di che anno è Acerbi?”), non mi sembrava giusto rispondergli di sì».

Un passaggio importante anche sul nuovo ct Gattuso: «Se non mi vorrà, non sarà un problema: il mister viene pagato per scegliere e non farò mai polemica».

La battuta sull’età

Inevitabile un commento sulla frase di Spalletti che lo aveva fatto passare per “vecchio”: «Mi ha fatto sentire vecchio? Chi se ne frega, sarò pure vecchio per gli altri ma non per me. Se dovessi ascoltare tutto quello che dicono gli altri, avrei smesso a 21 anni o forse non avrei neanche iniziato».

Il ricordo del padre

Con commozione, Acerbi ha parlato della perdita del padre: «Lo ringrazierò per sempre. Col senno di poi è un rimpianto non avergli mai detto ti voglio bene. Sapevo che aveva una malattia al cuore e che avrebbe avuto difficoltà, ma quando accade non sei mai pronto».

Alcol e malattia

Il difensore ha ricordato anche un periodo complicato a inizio carriera: «Non ero un alcolizzato ma il calcio passava in secondo piano perché volevo divertirmi. Avevo anche deciso di smettere, ero depresso. Il calcio mi serviva più che altro a scacciare i pensieri».

Poi il tumore al testicolo, scoperto nel 2013: «Non avevo sintomi, solo valori del sangue sballati. Mi dissero che rimuovendolo sarei tornato in campo in un mese. Eppure dopo qualche mese ebbi una recidiva. Ma dopo una vacanza, senza un perché, mi sveglio e decido di togliere i superalcolici: avevo di nuovo voglia di allenarmi, nel giro di tre settimane non ho più toccato alcol».

Un racconto intenso e sincero, quello di Francesco Acerbi a Verissimo, che mette in luce la sua capacità di rialzarsi sempre davanti alle difficoltà