Klinsmann: «Mio figlio Jonathan sta bene a Cesena, ma si è parlato anche del Palermo»
A margine della cerimonia di consegna dei premi Manlio Scopigno e Felice Pulici, Jurgen Klinsmann, ex attaccante dell’Inter e della Nazionale tedesca, ha parlato ai giornalisti soffermandosi sul momento del figlio Jonathan, portiere del Cesena, premiato come miglior portiere della Serie B della scorsa stagione.
«Per mio figlio Jonathan – ha dichiarato Klinsmann – questo riconoscimento è un grande onore, una cosa bellissima per lui, per la nostra famiglia e per il Cesena. È arrivato in Italia un anno e mezzo fa, ha dovuto attendere le sue occasioni, ma se l’è presa e siamo felici per lui. Il lavoro paga, nel calcio come nella vita».
«Si è parlato anche del Palermo, ma lui a Cesena sta benissimo»
L’ex bomber tedesco ha spiegato come il figlio sia concentrato sul proprio percorso, senza fretta:
«È normale che un giocatore voglia sempre migliorare. Quest’estate si è parlato un po’ del Palermo, di Serie A. Ma lui si sente molto bene a Cesena, un posto stupendo dove crescere e vivere. Alla fine si vedrà. Ha giocato in Germania, in Svizzera, poi è tornato a Los Angeles per tre anni, e infine è arrivata la chiamata del Cesena. Ora guarda una partita alla volta, sogna di giocare il Mondiale con gli Stati Uniti e ha le possibilità per farcela».
«Italia e Germania ai Mondiali? Ci saranno entrambe»
Sul prossimo Mondiale, Klinsmann ha mostrato ottimismo riguardo alla qualificazione dell’Italia:
«Sì, si qualificherà. Un po’ di sofferenza c’è sempre, ma sono fiducioso che l’Italia ce la farà. Sarà un torneo molto diverso, con 48 squadre e tre Paesi ospitanti: difficile, ma l’Italia ci sarà».
E sulla Germania: «Speriamo, ma sì, anche lei si qualificherà. Non c’è problema».
«La Serie A resta un grande campionato»
Infine, un pensiero sul calcio italiano:
«Seguo sempre la Serie A, è un bel campionato. La Bundesliga, la Serie A e la Liga spagnola sono un po’ indietro rispetto alla Premier League, soprattutto per questioni economiche, ma spero che gli altri campionati possano colmare il divario e dare un po’ di fastidio al calcio inglese».
