Catanzaro, Aquilani: «La vittoria non deve diventare l’ossessione, Di Francesco sta meglio»
Alla vigilia del match della quinta giornata di Serie BKT tra Catanzaro e Juve Stabia, ha parlato in conferenza stampa del match l’allentore dei giallorossi Alberto Aquilani.
«La vittoria ti può dare quella scia emotiva che nasconde qualche piccolo problemino. La vittoria però non deve diventare l’ossessione di voler fare una partita disordinata. Il dettaglio può essere tradotto in centimetro, in millimetro, ma il centimetro è anche il pensiero. Il centimetro è anche voler essere concentrati un centimetro in più, voler essere dentro la partita, essere tenaci nel volerla portare a casa.» ha dichiarato il mister dei calabresi, che ha poi aggiunto: «Ho visto dei progressi nella gara con la Reggiana rispetto a quella precedente, quindi ci portiamo dentro un miglioramento. Dobbiamo essere una squadra che aumenta di quel centimetro in tutto quello che fa. Giochiamo in casa, per noi deve essere un punto di forza. Abbiamo uno stadio che ci spinge, secondo me dobbiamo migliorare il fatto che dobbiamo trascinarli un po’ di più. Trascinarli con l’energia, trascinarli con la postura del corpo, trascinarli con qualche azione anche sporca e alzare un po’ il rumore, alzare i giri del motore»
Aquilani ha poi dichiarato: «Non abbiamo fatto due partite dove li abbiamo caricati per trascinarci in maniera violenta. Mi aspetto una squadra che possa trasmettere questo alla propria gente perché poi diventiamo in 12. Nel calcio oggi ci siamo resi conto che solo il possesso palla non basta. La squadra deve riconoscere se ha bisogno di essere più verticale, se ha bisogno di fare una pressione più alta, se ha bisogno di stare nella metà campo propria a ripartire in contropiede».
Infine uno sguardo su chi ha recuperato dagli infortuni, tra cui l’ex rosa Federico Di Francesco: «Pandolfi e Di Francesco stanno sicuramente meglio. Sono due giocatori che vengono con noi. Toccando ferro, l’unico indisponibile adesso è Frosinini. Cissé ha fatto delle grandi partite senza palla. La cosa che più mi impressiona di lui è senza palla, per alzare il livello deve capire che quello che fa senza palla lo fa rendere un giocatore diverso. Non deve abbassare la guardia perché stanno tutti pronti. Sta facendo bene, non gli diamo troppe aspettative perché è il modo giusto per crescere»
