Corriere dello Sport: “Cesena, si avvicina la grande sfida contro il Palermo. Mignani punta sul recupero di Ciervo”
CESENA – Dopo la trasferta di Udine, il prossimo avversario del Palermo sarà il Cesena, trascinato dall’entusiasmo di Riccardo Ciervo. Come racconta Massimo Boccucci sul Corriere dello Sport, l’esterno classe 2002 nato a Latina è arrivato in Romagna in prestito dal Sassuolo ed è già diventato un punto di riferimento nello scacchiere di Michele Mignani.
Ciervo è un mancino naturale capace di abbinare velocità, fisicità e tecnica. Bravo nell’uno contro uno, può giocare su entrambe le fasce e negli ultimi mesi ha mostrato una crescita significativa anche in fase difensiva. Nonostante la giovane età, sottolinea ancora Boccucci sul Corriere dello Sport, ha già accumulato esperienze importanti in Serie B con Frosinone, Venezia, Sudtirol e Cosenza.
L’impatto a Cesena
Nel 3-5-2 bianconero trova posto a destra, come si è visto nella vittoria esterna contro il Venezia, firmata proprio da un suo gol a inizio ripresa. Massimo Boccucci ricorda sul Corriere dello Sport come l’esterno sia stato applaudito dai 700 tifosi bianconeri presenti al “Penzo”, prima di lasciare il campo dopo un’ora per un problema fisico che sarà monitorato in vista della sfida con il Palermo.
Dalla Roma alla Serie B
Cresciuto nel vivaio della Roma, ha esordito in Serie A nel 2021 con la Sampdoria contro il Napoli. Successivamente il passaggio al Sassuolo e i vari prestiti che lo hanno fatto maturare: oggi, alla soglia delle 80 presenze nei cadetti, Ciervo vuole consacrarsi definitivamente.
Fiducia e aspettative
Il direttore sportivo Filippo Fusco lo ha presentato con parole eloquenti, definendosi «particolarmente orgoglioso» del suo arrivo e parlando di «tanta e feroce concorrenza» per aggiudicarselo. Una trattativa lunga, ufficializzata il 6 agosto, che testimonia l’alto grado di considerazione che circonda il giocatore.
Lo stesso Ciervo, come riporta ancora Massimo Boccucci sul Corriere dello Sport, si è presentato con dichiarazioni chiare: «Mi piace dare tutto in campo, dicono che corro come un matto. Per segnare qualche gol in più mi manca un po’ di freddezza sotto porta». Un’autoprofessione di intenti che a Venezia ha trovato immediata conferma.
