Stramaccioni salva due ragazze in mare: «Non sono un eroe, ma in quel momento potevo essere utile»

Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter, si è reso protagonista di un gesto eroico mentre era in vacanza con la famiglia in Puglia, sul Gargano. Due ragazze in difficoltà tra le onde sono state salvate proprio da lui e da un bagnino, in una scena che ha ricordato i salvataggi raccontati nel film «The Guardian», come scrive Francesco Pietrella in un toccante reportage pubblicato sulla Gazzetta dello Sport.

«Non sono un eroe o un fenomeno – ha dichiarato Stramaccioni a Pietrella – ma da persona con caratteristiche fisiche e mentali adatte per una situazione simile, mi sono sentito di intervenire». Il racconto dell’ex tecnico alla Gazzetta dello Sport è drammatico: «Ero sotto l’ombrellone con mia moglie e i miei figli quando ho visto due ragazze in mare che chiedevano aiuto. Uno dei bagnini era già entrato in acqua, ma non ce l’avrebbe fatta da solo».

Il salvataggio si è consumato nella baia di Sfinale, tra Peschici e Vieste, in un tratto di mare insidioso e battuto da onde forti. «Mi sono diretto subito verso la prima ragazza, quella più grande. Era spaventata, le ho detto di stare calma, di restare sul dorso e che in cinque minuti sarebbe finito tutto. Poi ho visto che il bagnino era in difficoltà con l’altra ragazza, così sono tornato indietro».

Le condizioni della seconda giovane erano disperate. «Andava giù, risaliva, aveva già bevuto tanta acqua. Mi trascinava con sé, convinta che sarebbe morta», ha spiegato Stramaccioni, ancora scosso. In quel momento, ha mantenuto il sangue freddo e ha compiuto una manovra decisiva: «Le ho chiesto di fidarsi. L’unico modo per salvarla era spingerla in una piccola insenatura tra gli scogli. L’ho afferrata e l’ho praticamente lanciata lì, poi sono finito sott’acqua. Ho sbattuto contro gli scogli e mi sono ferito a braccia e gambe, ma ce l’abbiamo fatta».

Alla Gazzetta dello Sport, Francesco Pietrella riporta anche il momento del rientro a riva: «Mio figlio piangeva – ha raccontato Stramaccioni – mi ha chiesto “Papà, e se fossi morto?”. Ho provato paura, sì, ma ho agito come se in acqua ci fosse stata la mia famiglia. Quella zona è pericolosa, chi legge dovrebbe ricordare che il bene più importante è uno: la vita».

La guardia costiera italiana ha voluto omaggiare il gesto con una maglietta simbolica, quella rossa dei bagnini. Ma Stramaccioni rifiuta l’etichetta di eroe: «Quelle ragazze sarebbero annegate. Il bagnino non ce l’avrebbe fatta da solo. Mi sono tuffato perché dovevo».

Un gesto che Francesco Pietrella sulla Gazzetta dello Sport ha raccontato con intensità, sottolineando come anche lontano dai riflettori del calcio, Stramaccioni abbia saputo dimostrare lucidità, coraggio e un profondo senso umano.