Palermo, a La Spezia l’ennesima beffa nel finale: che errore il cambio Baniya-Nikolaou!

Quattro punti su sei contro la terza in classifica sarebbero, in condizioni normali, un bottino da considerare più che soddisfacente. Non è però il caso del Palermo, che allo stadio “Alberto Picco” spreca una grande occasione per confermare i segnali di crescita delle ultime settimane. Dopo il 2-0 dell’andata, i rosanero assaporano nuovamente il gusto della vittoria, ma nel finale arriva l’ennesima doccia fredda: al 92′ Francesco Pio Esposito accorcia, al 95′ l’ex Giuseppe Aurelio firma il clamoroso 2-2, vanificando la perla iniziale di Ranocchia e il raddoppio di Brunori.

Una rimonta beffarda e pesante, che per molti tifosi riaccende il ricordo amaro del pari dello scorso anno al “Tardini”, quando il Palermo di Corini si fece raggiungere dal Parma nei minuti di recupero dopo essere stato avanti 3-1. Anche in questa stagione il tema si ripete: Modena, Catanzaro, Cittadella (sia all’andata che al ritorno) e ora Spezia. Troppi punti gettati al vento nei minuti finali per parlare solo di sfortuna o episodi.

Analizzando la gara, la scelta di Dionisi di sostituire un solidissimo Baniya con Nikolaou in un momento in cui lo Spezia faticava a rendersi pericoloso, appare oggi quantomeno discutibile. Un cambio che ha spezzato gli equilibri e tolto compattezza a un reparto che fino a quel momento aveva retto bene. E l’ironia della sorte ha voluto che il gol del pareggio portasse la firma proprio di Giuseppe Aurelio, coinvolto nell’operazione di mercato estiva che ha portato lo stesso Nikolaou a Palermo.

Detto questo, le colpe non sono solo da attribuire alle scelte tecniche. C’è un problema più profondo, legato alla mentalità e al carattere della squadra, che troppo spesso si scioglie nel momento cruciale. Lo Spezia, al contrario, ha dimostrato di crederci fino alla fine, al di là dei demeriti degli avversari. Una mentalità vincente che al Palermo continua a mancare.

Con questo pareggio amarissimo, i rosanero scivolano al nono posto, fuori dalla zona playoff. E se non si troverà una soluzione a queste amnesie croniche nel finale, l’importante investimento compiuto nel mercato invernale rischia di essere vanificato, assieme alle residue speranze di promozione.