Venezia, Antonelli. «Cedere Pohjanpalo non era nei nostri programmi. Offerta del Palermo importante»

Il General Manager e direttore sportivo del Venezia, Filippo Antonelli, ha discusso in conferenza stampa le recenti mosse di mercato del club, tra cui spicca la cessione del capitano Joel Pohjanpalo al Palermo. Antonelli ha spiegato che la partenza di Pohjanpalo non era prevista nel piano iniziale, ma si è concretizzata a seguito di un’offerta significativa del Palermo, che il giocatore ha deciso di accettare. Il Venezia ha risposto acquistando Fila, mantenendo Gytkjaer e ottenendo Maric in prestito, per rafforzare l’attacco in un periodo difficile, essendo penultimi in classifica.

Di seguito le parole di Antonelli:

«Parliamo subito di Pohjanpalo. Non era parte del nostro programma. Poi come sempre succede nel mercato cambiano gli scenari, il Palermo ha fatto un’offerta importante a Joel, a lui è sembrata un’offerta importante da cogliere, credo che lui abbia capito la sfida importante in un campionato che lo aveva visto protagonista. Quando abbiamo visto questo abbiamo cercato di agevolare la trattativa, accontentando la nostra bandiera degli ultimi anni. Abbiamo acquistato Fila, trattenuto Gytkjaer e preso Maric in prestito per cercare di dare più soluzioni nel reparto offensivo. Abbiamo cercato di rafforzare la rosa, siamo penultimi e questo non fa felici i tifosi e nemmeno noi, ma vogliamo già da domenica ottenere punti per la risalita. Abbiamo lavorato con non poche difficoltà, cercando di trovare più soluzioni possibili con il nostro allenatore. Faccio un punto sulle strategie. Ad inizio anno abbiamo deciso di tenere il gruppo storico, integrandolo con giocatori come Duncan, Oristanio, Nicolussi Caviglia, Stankovic, Sagrado e Schingtienne. Abbiamo poi valutato la crescita di questo gruppo, alcuni ce l’hanno fatta, quelli che ad oggi sono qua sono quelli che pensiamo possano continuare nel progetto. Abbiamo chiari gli obiettivi, abbiamo raggiunto quasi tutti i nostri obiettivi, diciamo all’80%, poi delle cose che sono accadute hanno fatto cambiare in parte i nostri piani. Abbiamo centrato i vari Marcandalli, Kike Perez, Condé, Candé, Zerbin magari un po’ in ritardo rispetto a quello che volevamo, ma perché dobbiamo rispettare i tempi del Venezia, ovvero quelli di una squadra che deve rispettare gli equilibri economici e finanziari, facendo uscire prima dei giocatori per poi farne entrare altri. Poi si aggiungono i tempi del Venezia in A: il Venezia in B è una società molto attrattiva, in A invece deve affermarsi anche in questo senso ed i tempi sono diversi anche per questo motivo. Abbiamo quasi tutti giocatori di proprietà, se dovessimo rimanere in A ed anche in caso di scenario diverso avremmo la possibilità di trattenerne anche altri arrivati a gennaio come Zerbin, a testimonianza del fatto che stiamo cercando di creare valori. Altra operazione importante è quella di Ellertsson, fatta per motivi di sostenibilità economica, trattenendolo in prestito dato che aveva voglia di contribuire alla causa. Diamo atto al lavoro del mister nel valorizzare i ragazzi. Abbiamo dimostrato poi che il Venezia ha rapporti con club importanti. L’operazione Zerbin con il Napoli è stata importante, ringrazio poi l’Inter per l’arrivo di Radu vista l’emergenza. Chiarisco che Yaremchuk e Shomurodov erano obiettivi, avevamo trovato l’accordo per entrambi con le società, chiuso il primo agli inizi di gennaio e l’altro verso il 20 del mese, purtroppo gli eventi noti per entrambi, con partite dove hanno fatto gol o sono stati determinanti, hanno fatto cambiare gli scenari per le loro cessioni. ma abbiamo cercato di dare soluzioni al mister. Ringrazio i tifosi per la dimostrazione d’affetto verso la squadra e l’attaccamento. Comprendo che stiano soffrendo, sto soffrendo anche io, ma tutti in società stiamo lavorando per migliorare, per fare meglio. Avevamo detto che volevamo essere competitivi, penso che questo lo siamo stati fino ad oggi, l’obiettivo è ancora alla portata».

Il gesto di Pohjanpalo a Parma?
«Joel ha dato tanto a questa società. Quel gesto probabilmente è stato fatto prima dell’offerta del Palermo. Ma è un ragazzo intelligente che avrà fatto le sue valutazioni. Non era in programma di cederlo, ma quando c’è stata apertura dovevamo trovare soluzioni».

Su Gytkjaer: è cambiato lo scenario dopo l’addio di Joel?
«Aveva richieste che non ha accettato o che non si sono concretizzate. E’ in scadenza, è un ragazzo di grandissima professionalità, sta qui e poi vediamo».