Torretta Cafè, Zauli: «A Palermo emozioni uniche. Se ripenso alla promozione mi vengono i brividi»

Il Palermo ha pubblicato la terza puntata di “Torretta Cafè”, il format che celebra i protagonisti della storia rosanero con interviste esclusive condotte da Sarah Castellana. Ospite di oggi è stato Lamberto Zauli, ex fantasista del Palermo e simbolo della promozione in Serie A nei primi anni 2000.
Zauli ha raccontato le emozioni del suo ritorno in città dopo molti anni:
«Non ero più tornato a Palermo da quando sono andato via. L’anno scorso sono tornato per incontrare degli amici e ho ritrovato una città davvero bella».
Visibilmente colpito dal nuovo centro sportivo rosanero, Zauli ha sottolineato quanto sia cambiata in positivo l’infrastruttura del club:
«Amo il calcio, è la mia passione. Quando si entra in un centro sportivo del genere viene voglia di scendere in campo. Mi emoziona molto».
L’ex numero 10 ha anche espresso gratitudine per l’affetto della tifoseria e per essere stato inserito nella walk of fame dello stadio Barbera:
«Essere nella walk of fame mi lusinga. Vedere la mia foto allo stadio mi emoziona. Sono felicissimo che la gente di Palermo si ricordi di me e mi voglia bene. Ho avuto la fortuna di vivere anni fantastici, la prima promozione dopo tanto tempo, e l’era Zamparini. Quando parlo di quegli anni mi vengono i brividi».
Zauli ha poi voluto ricordare il ruolo centrale avuto da Francesco Guidolin nella sua crescita calcistica e personale:
«Guidolin? Lui è stato fondamentale per la mia carriera sin da ragazzo. Lo stimo tantissimo, non solo a livello tecnico. Mi ha fatto capire che il calcio non era solo un gioco, ma che poteva diventare qualcosa di importante nella mia vita. Giocavo in modo superficiale, lui mi ha fatto fare il salto di qualità».
Infine, ha riflettuto sul valore umano e calcistico della sua esperienza:
«Ho cominciato a giocare a calcio per passione, non con l’ossessione di diventare un professionista. Palermo è stato uno step meraviglioso. È una città bellissima che mi ha fatto vivere emozioni mai provate. All’epoca stavamo più tra la gente, con i tifosi ai cancelli e gli allenamenti a porte aperte. Questo modo di essere ci ha resi quella squadra che ha regalato grandi soddisfazioni».
Queste alcune delle parole di Lamberto Zauli, di seguito il video dell’intervista: