Serie B, parlano gli esperti. Iachini: «Spezia, occhio a gestire. Ai playoff cambia tutto»

Nel corso di un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore del Palermo Giuseppe Iachini, due volte vincitore dei playoff in Serie B, ha analizzato il finale di stagione e il percorso delle squadre in lotta per la promozione, focalizzandosi anche sulle incognite che attendono i rosanero.

Sui playoff e le insidie del cammino
«Direi che per il Pisa non ci siano dubbi, il vantaggio è importante e il percorso fatto legittima la promozione, con grande merito. Meno certezze ci sono per i playoff, anche il Modena è in corsa viste le distanze ravvicinate. Io i playoff li ho vinti due volte e so che può succedere di tutto: con la Samp ero arrivato sesto, figurarsi… Certo, lo Spezia ha il favore del piazzamento, ma non ci deve pensare perché sennò rischi la beffa. Devi sempre giocare per vincere anche se basta il pareggio».

E avvisa: «Non si può più sbagliare e gli scontri diretti sono importanti, sia per i tre punti che per l’eventuale arrivo in parità. Occhio anche agli incroci con le squadre sul fondo, che possono complicare il cammino e abbassare la quota di qualificazione, che di solito va da 51 a 49 punti: è legata alla quota salvezza».

Sul clima, la testa e le difficoltà delle ultime giornate
«Qui ci sono pochi punti di distacco tra le squadre, basta una partita che cambia tutto. In questo finale ci sono tante variabili insidiose: un infortunio pesa di più, come una squalifica, e poi c’è il caldo. Conta la testa, conta avere poca ansia, non la devi portare in campo: le partite vanno giocate. Colpisce vedere la Samp in questa bagarre, anche se come qualità ha tutto per tirarsi fuori».

Riguardo ad altre pretendenti, Iachini sottolinea: «Chi ha raccolto poco nelle ultime gare si deve preoccupare di più, vedi la Reggiana: oggi non contano le prestazioni ma i punti. Ma non c’è una sfavorita, forse il solo Cosenza che sconta il -4».

Sull’impatto dello stop per il lutto nazionale
Infine, una riflessione sul recente rinvio delle partite: «È successa una tragedia mondiale e quindi il calcio non poteva non fermarsi. È logico che ogni variazione del calendario avrebbe creato problemi, ma alla fine non penso che questa possa incidere, perché i punti bisogna farli comunque. Semmai, guardo il bicchiere mezzo pieno e dico che non aver giocato lunedì ha fatto riposare un po’ le squadre e recuperare qualche acciaccato, per potersi preparare al meglio per le ultime 5 decisive partite».