Riposto, arbitro aggredito: Diego Alfonzetti a casa sotto shock, la LND Sicilia invoca pene esemplari
Diego Alfonzetti è a casa, provato e sotto shock, con un collare ortopedico dopo essere stato violentemente aggredito con una bandierina. Il pestaggio, avvenuto durante la partita dei playoff Under 17 tra Russo Sebastiano Riposto e Pedara, è finito sui social e ha fatto rapidamente il giro del web: si vedono chiaramente i giocatori e altri tesserati accanirsi contro l’arbitro diciannovenne.
Come raccontato da Repubblica Palermo, Alfonzetti ha però manifestato ai dirigenti dell’AIA di Acireale la volontà di tornare presto in campo, nonostante la brutta esperienza. Un gesto di grande coraggio in un contesto, quello siciliano, in cui – secondo i dati AIA – si contano già 98 episodi di violenza contro direttori di gara dall’inizio del 2024, seconda solo al Lazio.
La Rsc Riposto ha preso ufficialmente le distanze dai suoi tesserati e ha annunciato che si costituirà parte civile contro i responsabili. Intanto i carabinieri hanno già raccolto testimonianze e acquisito i video utili per identificare gli aggressori ed eventualmente applicare i Daspo.
Intervistato da Tullio Filippone per Repubblica Palermo, Sandro Morgana, presidente della LND Sicilia, ha condannato duramente l’accaduto: «Condanna totale e ferma per un episodio gravissimo che riporta indietro la lotta alla violenza negli stadi. È intollerabile – ha dichiarato Morgana – dobbiamo dare un segnale forte e chiaro: il calcio deve essere un luogo di rispetto e sano agonismo».
Morgana ha inoltre sottolineato che, nonostante il percorso di contrasto alla violenza portato avanti negli ultimi anni, episodi come quello di Riposto mostrano che la strada è ancora lunga: «Servono provvedimenti rapidi, severi e decisivi per evitare che si ripetano simili atti criminali».
Il giovane Alfonzetti intanto resta il simbolo della dignità ferita ma non piegata di un movimento che ora invoca un cambiamento radicale.
