Sedici giorni senza partite, poi il via a un autentico tour de force. Il Palermo di Alessio Dionisi si prepara a tornare in campo domenica alle 15 al “Ceravolo” contro il Catanzaro per affrontare cinque gare decisive in appena sedici giorni.

Come riportano Repubblica e il giornalista Valerio Tripi, il tecnico rosanero ha sottolineato l’importanza del momento: «È una cosa strana, ma nel calcio ormai siamo pronti anche a questo. Almeno c’è par condicio tra tutte le squadre. Per noi sarà l’occasione per dimostrare che abbiamo una rosa completa, perché difficilmente potranno giocare sempre gli stessi. Conterà molto anche il recupero post-partita, ma siamo pagati per questo e siamo pronti».

Dionisi ha poi spiegato come la squadra ha reagito al rinvio della sfida contro la Carrarese, inizialmente prevista per lunedì scorso: «Eravamo in hotel quando è arrivata la notizia, ai ragazzi non abbiamo detto nulla fino all’ufficialità. Poi abbiamo deciso di valorizzare quella giornata organizzando una partitella allo stadio: da una parte la formazione che avrebbe dovuto affrontare la Carrarese, dall’altra il resto della rosa. Non escludo che molti di quei titolari giocheranno a Catanzaro».

Il tecnico ha ribadito l’importanza dell’approccio mentale: «Ora serve l’aiuto di tutti. Non è il momento di rammaricarsi per chi parte dalla panchina, ma di capire cosa si può dare quando si è chiamati in causa. È il momento di essere uniti davvero: non ci sarà tempo per trovare colpevoli. Poi, a fine stagione, tireremo una riga e valuteremo tutto».

Sullo scontro diretto con i giallorossi, Dionisi è stato chiaro: «Il Catanzaro ha un’identità, gioca bene e ha il capocannoniere del campionato. In casa ha costruito la maggior parte dei suoi punti. All’andata abbiamo commesso errori, volevamo vincere a tutti i costi e abbiamo perso. Ora dobbiamo evitarli, essere lucidi, perché ci giochiamo tanto».

E sull’assenza dei tifosi rosanero al “Ceravolo”, il tecnico ha commentato: «Mi dispiace che si giochi senza il sostegno del nostro pubblico, qualcosa ci toglie. Ma non vogliamo cercare scuse. Sarà una partita stimolante per capire se siamo cresciuti. Giocheremo per un solo risultato».