Manca sempre meno a Palermo-Mantova. I rosanero di mister Alessio Dionisi tornano a calcare il prato del Barbera, nella speranza di risollevarsi dall’incubo del periodo nero. L’ex rosanero, tecnico degli ospiti, Possanzini è intervenuto in sede di conferenza stampa per presentare la sfida:

«Momento? È chiaro che c’è delusione ed amarezza dopo due sconfitte consecutive, però la squadra ha vissuto una settimana tranquilla lavorando con tanta intensità e serenità. Abbiamo rivisto la partita cercando di individuare le motivazioni di questo risultato negativo, sottolineando però che abbiamo fatto anche tante cose buone. C’è voglia di impegnarsi sempre di più ed alzare il livello per aggiungere quel poco che manca per arrivare al risultato al di là delle prestazioni. Certo, il Palermo è fortissimo, si è ulteriormente arricchito di qualità a gennaio anche se occupa una posizione inferiore rispetto agli obiettivi di partenza. Noi però dobbiamo dimenticare i risultati delle ultime due gare, archiviando le delusioni e pensare solo a giocarci le nostre carte».

«Tifosi? Dispiace per i tifosi questo provvedimento che impedisce loro di stare vicini alla squadra del cuore come sono capaci di fare. Per noi è come essere un uomo in meno, oltretutto è ancora più triste pensare che hanno fatto sacrifici per venire al nostro seguito e gli sarà impedito di entrare allo stadio. Posto che per me, punto di vista personale, era più facile controllare i tifosi in uno spicchio di tribuna che non in città, dobbiamo immedesimarci in loro e dare tutti qualcosa di più per ripagarli del loro affetto. Nervosismo? Tengo a precisare che le mie dichiarazioni dopo la gara con il Sassuolo non erano un attacco nei confronti di nessuno, solo un’impressione che avevo avuto nel vedere un settore dello stadio abbastanza vuoto per una partita di cartello. E io mi espongo sempre, sia sulle cose positive che su quelle negative. Di sicuro non c’è nervosismo all’interno del gruppo, al di là della normale delusione di risultati che non arrivano».

«Da tempo ci stiamo riflettendo ed abbiamo analizzato le cause che al di là dell’impegno, a volte possono dipendere anche dell’interpretazione che diamo ai ruoli nel nostro scacchiere. Sta a me trovare gli equilibri e correggere quello che sbagliamo e capire se si tratta di emozione o altro. Ho notato però due o tre errori che commettiamo con troppa frequenza e mi auguro di avere individuato il motivo. Paoletti? Si sta integrando sempre meglio nei nostri meccanismi, sarà convocato e poi vedremo. Aramu? Purtroppo ha appena iniziato a lavorare con la palla e a Palermo non ci sarà. Penso però che dalla prossima ci sia anche perché è un fantasista con certe caratteristiche che possono risultare decisive nel finale di campionato».