Pescara, Sebastiani tra entusiasmo e stoccate: «Con questo pubblico avremmo vinto il campionato con 30 punti di vantaggio»

Il Pescara vola in finale playoff di Serie C e il presidente Daniele Sebastiani, intervistato da Rete 8, esprime soddisfazione ma anche qualche velata critica. Tra complimenti ai tifosi, aggiornamenti sugli infortunati e considerazioni sul futuro, il numero uno biancazzurro non risparmia frecciate al sistema.
Le parole di Sebastiani
Dopo il successo nella semifinale contro il Vicenza, Sebastiani ha fatto il punto sul momento del Delfino e sullo scenario che lo attende in finale contro la Ternana:
«Le sensazioni sono positive, siamo felici e soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora, ma ora c’è l’ultimo scoglio, importante, contro la Ternana che è una delle squadre più attrezzate di tutte. Abbiamo fatto un percorso importantissimo e adesso dobbiamo cercare di arrivare a bersaglio. Lunedì dovremo fare una partita importante a Terni e per questo serve resettare tutto e cercare di recuperare qualche giocatore».
Il presidente ha fornito anche un aggiornamento sulle condizioni fisiche di alcuni elementi della rosa:
«Pellacani sta abbastanza bene e ci sarà. Bresco non lo so anche se è in miglioramento, mentre Lancini soffre per il mal di schiena, ma ci sta. È un giocatore che ha fatto le ultime tre partite senza fermarsi, non ha nulla di che ma ora avrà cinque giorni per riposarsi».
Ma è sull’apporto del pubblico che Sebastiani lancia un messaggio forte:
«Se il Pescara avesse avuto questo seguito durante l’anno vincerebbe il campionato con 30 punti di vantaggio. Il nostro pubblico è di livello superiore».
Poi una considerazione sul valore del Girone B, spesso sottovalutato:
«Chi diceva che il Girone B fosse quello meno forte, capisce poco di calcio. C’erano tante squadre forti e non a caso siamo arrivati in finale con un’altra squadra del Girone B».
Infine, una riflessione sulla possibilità che entrambe, Pescara e Ternana, possano salire in Serie B:
«Pescara e Ternana entrambe promosse? Sicuramente no. Abbiamo fatto un Consiglio Federale e credo che il play out si giocherà dopo il secondo grado. In B le squadre saranno venti, se dovesse esserci una defezione la prima ad essere ripescata sarebbe una retrocessa: è un’anomalia del sistema, ma funziona così».