PALERMO – Una vittoria che vale oro, non solo per la classifica ma anche per l’aspetto psicologico. Il 3-0 del Palermo contro il Cosenza ha restituito entusiasmo a un gruppo che aveva bisogno di risposte concrete e di un segnale forte per uscire dal periodo complicato. E le risposte sono arrivate proprio dai nuovi innesti del mercato invernale: Audero, Magnani e Pohjanpalo, autentici protagonisti al San Vito-Marulla.

Come sottolineato da Alessandro Arena sulle pagine del Giornale di Sicilia, il successo in terra calabrese è frutto della solidità trovata in difesa, della leadership nei momenti chiave e della concretezza sotto porta, tre ingredienti fondamentali per alimentare le speranze playoff e guardare con ottimismo al finale di stagione.

Audero, una saracinesca che ha blindato il risultato
Se il Palermo ha potuto festeggiare la vittoria, gran parte del merito va a Emil Audero, protagonista assoluto del primo quarto d’ora di gioco. Il portiere rosanero è stato decisivo almeno in tre occasioni nitide: ha ipnotizzato Artistico in una ripartenza fulminea, si è superato su un colpo di testa ravvicinato e ha chiuso lo specchio durante una mischia in area con la linea del fuorigioco saltata.

Tre parate determinanti che hanno spento l’entusiasmo del Cosenza e permesso ai rosanero di prendere il controllo della partita. Non solo interventi spettacolari ma anche grande sicurezza nelle uscite e nelle situazioni più intricate.

Audero si è così lasciato alle spalle qualche incertezza vista contro il Mantova, dimostrando carattere e personalità. Prestazioni come queste fanno capire perché il City Football Group abbia puntato su di lui per blindare la porta del Palermo.

Magnani, duttilità e solidità per la difesa
In una difesa che ha mostrato qualche crepa nel corso della stagione, Magnani si sta rivelando un rinforzo prezioso. Contro il Cosenza, oltre a garantire copertura e sicurezza, ha festeggiato la sua prima gara senza subire gol da quando è a Palermo.

La sua duttilità è uno degli aspetti che più convincono Dionisi: in sole quattro partite ha ricoperto tutti i ruoli della linea a tre difensiva, dimostrando affidabilità sia a destra che al centro e persino a sinistra. Con il ritorno di Ceccaroni contro il Brescia, l’ex Verona dovrebbe tornare a guidare la retroguardia da centrale, ma la sua flessibilità tattica resta un’arma preziosa per il tecnico.

Magnani è un difensore che unisce fisicità e capacità di lettura del gioco e non disdegna l’impostazione, spesso portando palla fino alla metà campo avversaria.

Pohjanpalo, il bomber che serviva
Due gol in tre partite e un impatto devastante: Joel Pohjanpalo non ha bisogno di grandi presentazioni. L’attaccante finlandese ha subito preso in mano l’attacco rosanero, diventando il punto di riferimento del reparto offensivo.

Contro il Cosenza ha confermato tutte le sue qualità: abilità nel gioco aereo, capacità di proteggere palla e una freddezza sotto porta che fa la differenza. La sua presenza fisica è stata un incubo per la difesa calabrese, che non è riuscita a contenerlo.

L’applauso del pubblico del San Vito-Marulla al momento della sostituzione è stato emblematico del rispetto che il finlandese incute anche nelle tifoserie avversarie. Un segnale chiaro di quanto sia considerato un top player in Serie B.

Il Palermo punta su di lui per guidare l’attacco fino ai play-off e, magari, trascinare i rosanero verso il sogno della promozione in Serie A.

Ora serve continuità: domenica il test contro il Brescia
Il successo di Cosenza è stato fondamentale, ma ora il Palermo deve dimostrare continuità. Domenica arriva il Brescia al Barbera, e sarà un banco di prova importante per confermare i progressi visti.

Con il ritorno di Ceccaroni e Diakité, Dionisi potrà finalmente contare su una difesa al completo. E con Audero, Magnani e Pohjanpalo in forma smagliante, le prospettive sembrano più rosee rispetto a qualche settimana fa.

Il Palermo ha ritrovato fiducia, ma ora deve dimostrare di saper gestire la pressione e consolidare il proprio percorso verso i play-off. La strada è ancora lunga, ma la direzione sembra quella giusta.