Palermo in crisi, Dionisi sotto accusa: “Il Titanic affonda e non è più tempo di orchestrine che suonano”

Il Palermo continua a sprofondare in un tunnel di insicurezze, errori e scelte discutibili. La sconfitta contro la Cremonese, arrivata dopo l’ennesima rimonta subita, ha acceso definitivamente l’allarme. Come sottolineato da Massimo Norrito su Repubblica Palermo, “il Titanic affonda e non è più tempo di orchestrine che suonano”. Una metafora forte, ma che fotografa perfettamente la situazione rosanero.
La squadra di Dionisi, già più volte ripresa dagli avversari nel corso della stagione, ha mostrato ancora una volta tutti i suoi limiti. Non è solo una questione di risultati, ma di come questi arrivano: il Palermo sembra privo di una vera identità e, soprattutto, di una guida sicura in panchina.
“La verità, probabilmente, è che Dionisi questi strumenti non li sa usare”, scrive ancora Massimo Norrito, evidenziando come il tecnico non sia riuscito a valorizzare né gli acquisti di De Sanctis né quelli di Osti, che pure ha portato a Palermo i migliori profili disponibili sul mercato di gennaio.
La gestione della partita con la Cremonese è stata l’ennesima prova della confusione tattica della squadra. Cinque cambi negli ultimi dieci minuti, una difesa stravolta e giustificazioni che non convincono. “Nel panorama delle scuse, quella dei crampi ancora mancava”, sottolinea ironicamente Repubblica Palermo, riferendosi alle parole di Dionisi nel post-partita.
La sosta del campionato arriva nel momento giusto per riflettere, ma anche per prendere decisioni rapide e incisive. Se il Palermo vuole davvero competere nei playoff, non può più permettersi di continuare con un allenatore che sembra aver perso la bussola. Il City Group ha i suoi tempi, ma questa volta, come evidenziato da Repubblica Palermo, “bisognerebbe fare in fretta prima che sia troppo tardi”.