Il Palermo, come evidenziato da Antonio La Rosa sulle pagine del Corriere dello Sport, condivide con il Modena – prossimo avversario dei rosanero dopo la sosta – la migliore difesa del campionato: appena 3 gol subiti in 7 partite. Un dato che non sorprende chi segue da vicino la crescita della formazione di Filippo Inzaghi, il cui lavoro sulla fase di non possesso, iniziato già nel ritiro estivo, sta ora dando risultati concreti.

Palermo, fiato sospeso per Bani. Ma torna Ranocchia

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il segreto di questa solidità è nel collettivo. Inzaghi ha costruito un gruppo in cui ogni reparto partecipa alla fase difensiva: gli attaccanti pressano, i centrocampisti accorciano, e la retroguardia, guidata da Joronen, si muove in modo compatto. Il portiere finlandese, imbattuto al “Barbera”, trasmette sicurezza a un reparto che ha trovato i propri equilibri.

Come sottolinea ancora Antonio La Rosa nel Corriere dello Sport, l’equilibrio è il vero punto di forza del Palermo. I 9 gol segnati non sono un bottino straordinario (dieci squadre hanno fatto meglio), ma la fase difensiva impeccabile bilancia il dato offensivo e rappresenta la base per costruire qualcosa di importante in Serie B.

Determinante anche il lavoro della linea mediana. Inzaghi ha trovato le combinazioni giuste in mezzo al campo: Segre-Ranocchia, Segre-Gomes e Gomes-Blin hanno tutte garantito continuità di rendimento, mentre Palumbo e Giovane si sono rivelati alternative preziose. Il ritorno di Ranocchia, atteso per la gara del 19 ottobre contro il Modena, darà nuove geometrie e freschezza a un centrocampo che funziona a prescindere dagli interpreti.

Nel frattempo, come riferito dal Corriere dello Sport, la squadra è tornata ieri ad allenarsi a Torretta dopo tre giorni di riposo, sotto la guida dell’allenatore in seconda Maurizio D’Angelo. Inzaghi era invece a Roma, dove ha rappresentato il club alla General Assembly dell’European Football Clubs (EFC), insieme al presidente Dario Mirri, all’amministratore delegato Giovanni Gardini e al direttore operativo Francesco Barresi.